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Consumi: lieve tendenza al miglioramento

Angaisa rende noto che nel mese di gennaio 2015 l'Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) è rimasto invariato rispetto a dicembre ed è sceso del -0,2% rispetto allo stesso mese del 2014. In termini di media mobile a tre mesi l'indicatore mostra, dall'autunno, una modesta tendenza al miglioramento

Angaisa rende noto che nel mese di gennaio 2015 l’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) è rimasto invariato rispetto a dicembre ed è sceso del -0,2% rispetto allo stesso mese del 2014. In termini di media mobile a tre mesi l’indicatore mostra, dall’autunno, una modesta tendenza al miglioramento: se la fase più negativa del ciclo sembra dunque ormai conclusa, la dinamica dei consumi è comunque ancora troppo debole per garantire in tempi ragionevoli il ritorno dei consumi sui valori, già depressi, di fine 2012.
La stabilità registrata dall’ICC a gennaio rispetto a dicembre è il risultato di una domanda immutata sia per i servizi sia per i beni. L’incremento più elevato si è registrato per i beni e i servizi per la mobilità (+0,8%). Positivo anche l’andamento della domanda per i beni e i servizi ricreativi (+0,5%) e per i beni e servizi per la casa (+0,3).
Precisiamo che i gruppi di prodotti e di servizi presi in considerazione dall’ICC sono attualmente 29, rappresentativi, nell’anno 2013, del 55% del valore dei consumi effettuati sul territorio. Per i servizi l’incidenza è del 35,5% e per i beni è del 72,9%.
Sulla base delle dinamiche registrate dalle diverse variabili che concorrono alla formazione dei prezzi al consumo, per il mese di marzo 2015 l’Ufficio Studi Confcommercio stima un aumento dei prezzi del +0,3% rispetto a febbraio e del +0,1% su base annua. L’uscita dalla deflazione a marzo, in tempi più rapidi rispetto alle stime precedenti, è da attribuirsi agli effetti sui prezzi dei carburanti derivanti dalla ripresa del prezzo del petrolio e dal deprezzamento dell’euro.