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Settore ITS. Secondo Anima, un pre-consuntivo 2013 in segno positivo

Secondo l’analisi settoriale svolta dall’Ufficio Studi Anima sulle aziende dell’idrotermosanitario, il 2013 porterebbe un leggero miglioramento della produzione pari al 0,4% rispetto al 2012, mantenendo il segno positivo anche per l’export

Secondo l’analisi settoriale svolta dall’Ufficio Studi Anima sulle aziende dell’idrotermosanitario, nonostante lo scenario generale europeo ancora in difficoltà, le previsioni per il 2013 porterebbero ad una lieve ripresa della produzione pari al 0,4% rispetto al 2012, mantenendo il segno positivo anche per l’export (+1,8%).

La stagnazione del mercato interno, infatti, è compensata dalle esportazioni, grazie anche al fatto che ai mercati tradizionali di Francia, Germania, Inghilterra e Usa si sono aggiunti nuovi mercati extra UE, quali Turchia, Cina, Arabia Saudita e Russia.
Per quanto riguarda gli investimenti, passerebbero a +1,5% per il 2013 sul 2012. Sostanzialmente invariata, invece, l’occupazione che per il 2013 riuscirebbe ad arrivare solo ad -0,2%.

Lo scenario presentato da Anima delinea un mercato che mette in evidenza come il sistema della meccanica italiana stia dando il massimo per rimanere uno dei protagonisti nella competizione globale e nello sviluppo economico del nostro Paese. L’impegno profuso in ricerca e innovazione dalle nostre industrie – e in particolare dai comparti presenti a Mce – per diversificare i prodotti e acquisire nuove quote di mercato è l’unico strumento per sopperire al crollo del mercato domestico, dovuto principalmente alla crisi del settore delle costruzioni.

“Intravediamo segnali che ci fanno ben sperare per un futuro miglioramento. Già essere entrati in territorio positivo per le previsioni del settore Its e della climatizzazione è un elemento di conforto importante. Le nostre aziende stanno facendo purtroppo ancora molta fatica a contrastare le difficoltà del mercato domestico legato alle sorti del settore edile, che ancora segna il passo. – Afferma Andrea Orlando Direttore Generale Anima – . A livello internazionale, invece, paghiamo cara la poca fiducia dei clienti nei confronti del nostro paese poiché le difficoltà dell’Italia vengono lette come debolezze delle nostre aziende. Nonostante questo le nostre imprese rappresentano un’eccellenza che tutti ci invidiano e che nonostante la crisi riescono dove altri abbandonano.”