Pierfrancesco Fantoni, tra i docenti più esperti del Centro Studi Galileo, risponde a un quesito sulle modalità di utilizzo di un pressostato differenziale.
Che cosa sono, dove vengono utilizzati e a cosa servono i pressostati differenziali?
Un pressostato differenziale è un dispositivo elettrico di regolazione o di sicurezza. Il suo intervento è basato sulla differenza del valore di due pressioni che esso è in grado di rilevare contemporaneamente in due punti diversi. Quando tale differenza risulta essere superiore al valore impostato (set-point) il pressostato interviene aprendo un contatto elettrico di cui è dotato oppure eseguendo una commutazione in caso sia provvisto di contatto deviato.
Può avere disparati utilizzi. Ad esempio nei circuiti frigoriferi viene impiegato per mantenere sotto controllo la lubrificazione del compressore. I suoi elementi sensibili sono posizionati rispettivamente a monte ed a valle della pompa dell’olio che consente all’olio del compressore di essere mantenuto in circolazione. Quando il pressostato rileva che tra i due punti in cui sono posizionati i suoi bulbi non esiste una sufficiente differenza di pressione interviene arrestando il compressore poiché siamo in presenza di una carenza della sua lubrificazione.
Nel campo aeraulico il pressostato differenziale viene impiegato per mantenere monitorata la pulizia dei filtri delle batterie di un’unità di trattamento dell’aria. In questo caso i suoi elementi sensibili vengono posizionati a monte ed a valle della batteria: in caso di filtri parzialmente o totalmente ostruiti esso registrerà una differenza di pressione che, oltre un certo valore di impostazione, determina l’intervento del pressostato.
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