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Ventilconvettori a pavimento, parete e soffitto: caratteristiche e installazione

I ventilconvettori rappresentano una soluzione all’avanguardia per garantire il riscaldamento e il raffrescamento efficiente degli ambienti, sfruttando una combinazione di ventilazione forzata e scambio termico. Questi dispositivi, disponibili in diverse configurazioni come soffitto, parete e pavimento, giocano un ruolo fondamentale nel campo del comfort termico degli edifici.

Le principali vantaggi dei ventilconvettori risiedono nella loro capacità di migliorare la circolazione e la diffusione dell’aria rispetto ai tradizionali sistemi di riscaldamento a termosifoni. Grazie alla convezione forzata garantita dai ventilatori integrati, si ottiene un rapido raggiungimento della temperatura desiderata nell’ambiente, con la flessibilità di regolare le diverse velocità dei ventilatori. Dal punto di vista estetico, sono stati compiuti significativi progressi ed è possibile trovare modelli che si integrano armoniosamente nell’arredamento degli spazi. Il mercato offre varie dimensioni di ventilconvettori, superando facilmente eventuali problemi di ingombro. Un altro punto a favore è la silenziosità di alcuni modelli, progettati appositamente per ambienti sensibili al rumore come uffici o studi. Tuttavia, fattori come il posizionamento, la manutenzione regolare, il bilanciamento delle portate d’aria, la progettazione dei sistemi di canalizzazione e la velocità delle portate trattate influenzano il rendimento complessivo del sistema.

Tra i limiti dei ventilconvettori vi sono i costi iniziali elevati per l’installazione, che richiede un adeguato sistema di distribuzione dell’aria centralizzata o circuiti idraulici specifici. Inoltre, è necessaria una manutenzione periodica per garantire un funzionamento ottimale, che include la pulizia dei filtri, la verifica della batteria di scambio e la manutenzione dei ventilatori. Scegliere modelli ad alta efficienza energetica è importante per ridurre i consumi di energia elettrica. Un’altra sfida è rappresentata dalla gestione dell’umidità dell’aria, con la possibile formazione di condensa in modalità di raffrescamento e secchezza dell’aria in modalità di riscaldamento. È importante adottare misure adeguate per gestire questi effetti indesiderati. Nonostante possibili problemi di ingombro e estetica, il mercato offre diverse soluzioni per superare tali ostacoli e garantire un comfort termico ottimale negli edifici.

Le diverse tipologie di ventilconvettori

Le diverse tipologie di ventilconvettori in base alla loro collocazione, al sistema di alimentazione e al flusso d’aria. Si distinguono ventilconvettori orizzontali a soffitto nascosto e a vista, verticali a pavimento/parete e orizzontali sotto pavimento. I sistemi di alimentazione possono essere a due, tre o quattro tubi. Si analizza anche la classificazione basata sul flusso d’aria, distinguendo tra unità prementi e aspiranti.

I ventilconvettori a soffitto garantiscono una distribuzione uniforme dell’aria dall’alto verso il basso, facilitando la circolazione e la diffusione del calore o del fresco. Possono essere nascosti nel soffitto o montati a vista, offrendo flessibilità nell’installazione. I ventilconvettori a parete sono installati direttamente sulla parete, risparmiando spazio calpestabile, e presentano ingombri ridotti, adatti a ambienti residenziali o commerciali di piccole dimensioni.

I ventilconvettori a pavimento, installati verticalmente, aspirano l’aria dal basso e la soffiano verso l’alto, potenzialmente stratificando l’aria calda in alto. Possono essere una soluzione utile per risolvere problemi di ingombro nelle ristrutturazioni edili. I ventilconvettori ad acqua sono collegati a sistemi centralizzati di riscaldamento o raffrescamento tramite tubi che trasportano acqua calda o fredda, offrendo efficienza energetica e costanza nelle temperature degli ambienti.

I sistemi a due, tre e quattro tubi differiscono nella gestione dell’acqua calda e fredda, con opzioni per il riscaldamento e il raffrescamento simultanei. I ventilconvettori a quattro tubi sono comunemente utilizzati per offrire sistemi di climatizzazione versatili. Esistono diverse modalità di collegamento delle unità ai sistemi centrali, come il “ritorno diretto” o la “serie disaccoppiata”.

Regolazione, controllo e installazione dei ventilconvettori

La regolazione e il controllo dei ventilconvettori sono importanti per garantire un’efficace climatizzazione degli ambienti serviti, sia in un sistema centralizzato che a livello individuale. È fondamentale raccogliere parametri ambientali per consentire una regolazione precisa tramite sistemi di controllo centralizzati o locali, utilizzando termostati interni o remoti. I moderni impianti possono integrare un sistema di gestione energetica che coordina più unità.

La logica di controllo per i ventilconvettori ad acqua a 2 tubi prevede un sistema centrale che raccoglie dati ambientali e invia segnali per regolare il funzionamento dell’unità. Questo include impostare la velocità della ventola e la portata dell’acqua attraverso una valvola modulante. I sistemi di controllo possono anche utilizzare segnali 0-10 Volt per regolare la velocità della ventola e ottimizzare l’efficienza energetica.

Per l’installazione dei ventilconvettori, è essenziale considerare diversi aspetti per garantire un risultato soddisfacente. Ciò include verificare che la struttura muraria possa sostenere il peso dell’unità, garantire spazio an adequate per l’installazione di tutti i componenti e l’accesso per la manutenzione futura. Diverse verifiche devono essere effettuate prima dell’avvio dell’unità, come il controllo della parte elettrica, la corretta installazione delle serrande motorizzate, la pulizia e l’integrità dei filtri dell’aria, lo stato della batteria di scambio e il corretto funzionamento dei componenti di sicurezza.

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