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Che cos’è e a cosa corrisponde il CFM in ambito aeraulico

La sigla inglese CFM è l’acronimo di Cubic Feet per Minute. Si tratta di una misura del flusso volumetrico di un fluido, tipicamente aria o gas. Indica quanti piedi cubi di quel fluido passano attraverso un punto specifico o vengono spostati da un dispositivo in un minuto.

Il CFM è comunemente viene usato in diversi settori come, ad esempio, il settore del condizionamento, del riscaldamento e della ventilazione ove permette di quantificare la quantità di aria che un sistema di condizionamento, una ventola o un aspiratore può muovere in un minuto. È fondamentale per dimensionare correttamente gli impianti e garantire un adeguato ricambio d’aria negli ambienti. Viene usato anche nel settore dell’elettronica per indicare la capacità di raffreddamento delle ventole all’interno dei computer o di altre apparecchiature elettroniche, quantificando il volume d’aria che possono spostare per dissipare il calore. Nei compressori d’aria serve per specificare la quantità di aria compressa che un compressore può erogare in un minuto, influenzando direttamente la potenza e la velocità degli utensili pneumatici. Altri impieghi sono possibili in svariati settori, ove si ha l’esigenza di esprimere una portata d’aria. Il CFM è un’unità di misura in uso nei paesi di cultura anglosassone. Per la sua conversione nelle unità di misura del Sistema Internazionale basta ricordare che 1 CFM corrisponde a circa 0,00047 m3/s