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Con l’economia circolare non si acquista più il prodotto, ma il servizio

Caldaia o pompa di calore? Con l’economia circolare non si acquisterà più il prodotto, ma il servizio, decidendo il comfort che si vuole.

Il prodotto diventa un servizio, è uno dei paradigmi dell’economia circolare; applicato alla climatizzazione significa che l’utente non acquista più una caldaia o un climatizzatore, ma il servizio che gli dà il comfort desiderato. Questo è un processo già in atto su diversi fronti, basti pensare agli autoveicoli e ai telefoni cellulari. Una rivoluzione silenziosa che sta cambiando il modo di affrontare le tematiche entro i prossimi 2 anni e permette al cittadino/utente di essere informato in tempo reale su quanto costa il servizio, senza doversi più occupare della scelta tecnologia. È lo scenario che anticipa Giuliano Dall’O’, Coordinatore dell’MCE Lab e Ordinario di Fisica Tecnica Ambientale presso il Dipartimento ABC del Politecnico di Milano.

Il maggior costo dell’energia, la crisi ucraina, il progressivo miglioramento dell’efficienza degli impianti, giocano un ruolo nell’accelerare l’evoluzione verso sistemi economici più sostenibili. L’economia circolare è la strategia che il mondo deve adottare per favorire questa evoluzione, in tutti i sensi; si tratta per molti aspetti di una rivoluzione non solo per le modalità di produzione, ma anche, e soprattutto per i cittadini, culturale. Ma è un fenomeno inarrestabile che ha come base il concetto della circolarità del bene, la cui grande novità consiste nel fatto che dopo la dismissione questo sarà smontato e i suoi componenti daranno vita ad altri prodotti. Qui sta la prima rivoluzione: il prodotto ha un valore anche alla fine del suo ciclo di vita, ma questo è un valore solo per chi può sfruttarlo e questo nuovo processo cambia il ruolo di possesso/utilizzo del bene.

“Questa nuova condizione è già attiva nel settore della mobilità, nel terziario e nelle nostre case: dalle macchine del caffè ai servizi e prodotti di telefonia e informatici. – afferma Giuliano Dall’O’, Coordinatore dell’MCE Lab e ordinario di Fisica Tecnica Ambientale presso il dipartimento ABC (Department of Architecture, Built Environment and Construction Engineering) del Politecnico di Milano – E il passo per arrivare agli impianti per la climatizzazione o per la produzione di acqua calda è più breve di quanto si possa pensare, supportato dai vincoli sempre più rigidi che la legislazione in tema di efficienza energetica e di sicurezza impone e dai vantaggi che questo cambiamento permette di avere: usufruire di un servizio significa poter delegare ad una impresa esterna tutte le relative incombenze, dall’investimento iniziale, ai costi di manutenzione, all’adeguamento normativo. E in un ambito tecnologicamente complesso si ottiene anche la consulenza per la scelta della soluzione migliore, perché pagando per il livello di comfort richiesto questo è quanto dovrà essere garantito dal fornitore del servizio”.

Il nuovo paradigma offerta dall’economia circolare fa sì che le aziende abbiano interesse a conservare la proprietà del prodotto e l’utente ad acquistare il servizio desiderato o di cui ha bisogno. È una situazione win-win che permette all’utente di non preoccuparsi della scelta di acquisto e della manutenzione del prodotto o della sua obsolescenza, ma solo del livello qualitativo del servizio che vuole. Al contempo, l’azienda, conservando la proprietà del bene mantiene il controllo del valore anche alla sua dismissione, potendo riciclare e riutilizzare ogni singolo pezzo del materiale. Inoltre l’interesse delle aziende fornitrici del servizio ad avere impianti molto efficienti permette anche una riduzione sempre maggiore dei consumi energetici e quindi dell’inquinamento ambientale.

Come in tutti i nuovi paradigmi, il mercato deve però dare delle garanzie di chiarezza. Conclude Dall’O’: “Partendo dall’aspetto che più interessa l’utente ossia il costo, deve essere sicuro che il servizio offerto sia effettivamente concepito in modo chiaro e che permetta di conoscere il livello del servizio che sta acquistando. Così come sono importanti le condizioni di fornitura, dalla manutenzione continuativa all’assistenza in caso di guasti, ma da questo punto di vista le tecnologie IoT permettono alle aziende di programmare in modo efficiente questo tipo di attività e di dare ottime garanzie agli utenti”.

Per supportare lo sviluppo in Italia dell’economia circolare, analizzandone le opportunità di mercato, ma anche gli ostacoli tuttora esistenti, il 29 giugno verrà organizzato l’incontro “Gli Stati Generali: circular economy, circular city”, una giornata di confronto tra le aziende e i responsabili delle politiche urbane, a conclusione del programma di interventi sul tema partito lo scorso autunno con i Circular Economy Events.