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Contratti a rischio per 6 miliardi su infissi e caldaie

Rischia di saltare un contratto su tre per infissi e caldaie. la forbice della crisi scava la congiuntura normativa dovuta allo stop delle cessioni del credito ordinato dal governo.

La recente decisione del governo di sospendere la cessione del credito, unita alle difficoltà nella stipula dei contratti, mette insieme un bottino di invenduto su infissi e caldaie del 33%. Il Sole 24 Ore ha infatti stimato in 6 miliardi l’ammontare dei contratti a rischio su questo tipo di prodotti: precisamente uno su tre.

Il governo italiano ha promesso di intervenire per risolvere i problemi legati al Superbonus e alla cessione del credito. Il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha dichiarato che il governo sta lavorando per semplificare le procedure burocratiche e garantire la continuità del programma. Tuttavia, le imprese del settore hanno espresso scetticismo riguardo alla possibilità di una rapida soluzione dei problemi.

La situazione è particolarmente preoccupante per le piccole e medie imprese, che costituiscono la maggioranza del settore delle costruzioni in Italia. Molte di queste imprese stanno lottando per sopravvivere a causa della crisi economica causata dalla pandemia di COVID-19, e il Superbonus avrebbe dovuto rappresentare un’opportunità per loro di rilanciare l’attività. Tuttavia, le difficoltà nella gestione del programma stanno portando a perdite e a una maggiore incertezza per il futuro a causa di tutti i contratti a rischio, all’interno di questa congiuntura normativa.

La sospensione della cessione del credito è stata una decisione presa dal governo italiano per ridurre la spesa pubblica e contrastare la diffusione del fenomeno delle cartelle esattoriali, che ha avuto un impatto negativo sulle finanze pubbliche negli ultimi anni. Tuttavia, la decisione ha avuto un impatto significativo sul settore delle costruzioni e dell’efficienza energetica, poiché ha reso più difficile per le imprese accedere al credito d’imposta e ottenere liquidità immediata.

Molte associazioni di categoria, come Confartigianato e CNA, hanno espresso preoccupazione per la situazione e hanno chiesto al governo di intervenire per risolvere i problemi legati al Superbonus e alla cessione del credito. In particolare, le associazioni hanno chiesto una semplificazione delle procedure burocratiche e una maggiore chiarezza sulle norme.