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Copernicus: maggio 2022 è stato il quinto più caldo

Secondo i dati Copernicus, a maggio l’ondata di calore ha portato temperature da record nell’Europa sud-occidentale, con un’anomalia della temperatura dell’aria superficiale rispetto alla media mensile nel periodo 1991-2020.

Copernicus Climate Change Service (C3S), implementato dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine per conto della Commissione europea, con il finanziamento dell’UE, pubblica regolarmente bollettini climatici mensili che riportano i cambiamenti osservati nella temperatura dell’aria superficiale globale, nelle variazioni idrologiche e nella copertura del ghiaccio marino. Tutti i risultati comunicati sono basati su analisi generate da computer utilizzando miliardi di misurazioni provenienti da satelliti, navi, aerei e stazioni meteorologiche di tutto il mondo. Temperatura dell’aria superficiale a maggio 2022:

– maggio 2022 è stato, globalmente, il quinto più caldo mai registrato, insieme a maggio 2018 e 2021;

– nell’Europa sud-occidentale, si sono registrate temperature molto superiori alla media, in combinazione con un’ondata di calore che ha battuto i record nazionali e locali di temperatura massima e minima giornaliera;

– le temperature, inoltre, hanno superato di molto la media nella regione che si estende dalla Siberia occidentale all’Asia centrale fino all’India settentrionale e al Pakistan, nel Corno d’Africa, nel sud degli Stati Uniti e nel Messico, così come in Antartide;

– le temperature al di sotto della media si sono verificate nell’Europa più orientale, in vaste aree dell’America meridionale, ed in alcune zone dell’Artico e del Canada occidentale.

Medie delle anomalie della temperatura minima e massima giornaliere dell’aria superficiale nell’Europa meridionale e occidentale nei mesi di maggio dal 1979 al 2022, rispetto alle medie registrate tra il 1991 e il 2020*.

Temperature dell’aria superficiale per la primavera 2022 (marzo-maggio):

– in Europa, in linea generale, le temperature primaverili sono state di poco inferiori rispetto alla media registrata tra il 1991 e il 2020;

– sono state registrate significative differenze regionali con temperature al di sopra della media in alcune zone dell’Europa occidentale e temperature al di sotto della media in alcune zone centrali ed orientali;

– in Pakistan e nell’India settentrionale e occidentale, all’interno di una più vasta area di inusuale caldo estremo, la stagione è stata caratterizzata da ondate di calore persistenti e valori medi di temperature massime e minime senza precedenti.

*(Fonte dei dati: ERA5. Credit: Copernicus Climate Change Service/ECMWF)