La Prestazione Energetica EPC è fondamentale per la sostenibilità e l’efficienza dei sistemi edificio-impianti, specialmente in relazione ai Criteri Ambientali Minimi (CAM) per i servizi energetici. Per assicurare comfort, agibilità, produttività e sostenibilità, è cruciale adottare un approccio globale e multidisciplinare nella costruzione e gestione di questi sistemi. L’applicazione dei CAM energetici, obbligatori per gli edifici pubblici, contribuisce in modo significativo alla riduzione dei consumi e dell’impatto ambientale.
Con l’attuazione del Piano d’Azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione (PAN GPP), adottato con decreto 3 agosto 2023 dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (di concerto con il Ministero dell’economia e della finanza e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy), il Decreto 12 agosto 2024 (Ministero ambiente e sicurezza energetica) fornisce precise indicazioni per le Stazioni appaltanti. Esso stabilisce i Criteri Minimi Ambientali (CAM) per l’affidamento di contratti a prestazione energetica. I contratti di Prestazione Energetica EPC (Energy Performance Contract) con garanzia dei risultati, possono essere affidati tramite EPC appalto (realizzazione di opere) o per EPC concessione (realizzazione e gestione di asset da parte del Concessionario).
Definizioni Essenziali e Ruolo dei CAM Energetici
L’appalto è un accordo dove un appaltatore qualificato si impegna a compiere un’opera o servizio per una stazione appaltante, a fronte di un corrispettivo e assumendosi il rischio. La concessione, sia di lavori che di servizi, è un contratto a titolo oneroso in cui la stazione appaltante affida l’esecuzione di lavori o la gestione di servizi a un operatore economico (Concessionario) che si assume il rischio operativo. Una Stazione Appaltante è qualsiasi soggetto pubblico o privato che affida contratti nel rispetto del Codice dei Contratti pubblici (D.Lvo 31.03.2023 n. 36 e s.m.e i.). L’Aggiudicatario è l’operatore economico cui è affidato un appalto o una concessione. Un Edificio adibito ad uso pubblico o di proprietà pubblica si riferisce a immobili destinati a attività o usi pubblici.
L’applicazione dei CAM energetici mira a ridurre gli impatti ambientali generati dai consumi energetici degli edifici-impianti. Essi contribuiscono all’efficientamento energetico (migliorando la trasformazione e l’utilizzo dell’energia), allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, alla riduzione delle emissioni climalteranti e alla diminuzione degli impatti ambientali lungo l’intero ciclo di vita. Lo schema contrattuale prevede l’obbligo di mettere a norma gli impianti e di ottenere risparmi energetici tramite migliorie, garantendo condizioni di comfort standard. La durata del Contratto deve consentire l’ammortamento degli interventi. È possibile derogare dai CAM se un Esperto in Gestione dell’Energia (EGE) attesta che il costo dell’investimento EPC superi i benefici nel ciclo di vita. La Prestazione Energetica EPC è dunque un motore di innovazione sostenibile.
Contratti EPC: Tipologie e Obiettivi di Risparmio
I contratti EPC, applicabili a tutti i sistemi tecnici, includono l’EPC Servizio Elettrico (EPC – SE) per la fornitura e gestione del sistema elettrico (dalle cabine MT/BT ai sistemi rinnovabili), e l’EPC Servizio Termico (EPC – ST) per la fornitura e gestione del sistema termico (produzione caldo/freddo, distribuzione, regolazione). La gestione remota è utile per ottimizzare i consumi. I CAM e gli EPC contribuiscono agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, come “Energia pulita e accessibile” e “Città e comunità sostenibili”.
L’obiettivo di risparmio energetico minimo normalizzato per un contratto EPC (SE o ST) è un risparmio annuo correlato alla “Baseline” iniziale, in termini di energia primaria. Generalmente, si prevede almeno il 10% per la prima stipula contrattuale e il 5% per i rinnovi, con possibilità di deroga in base alla classe energetica o all’energia da FER, rispetto al consumo storico medio normalizzato degli ultimi 3 anni. La verifica avviene confrontando i dati di monitoraggio con il risparmio contrattuale, secondo la norma UNI CEI EN 17669. In caso di affidamento congiunto EPC SE e ST, è possibile un obiettivo unico di risparmio in TEP.
Interventi e Sistemi Automatici di Gestione
Per la riqualificazione energetica-ambientale, è richiesto un PIANO ESECUTIVO che includa tempi, costi, specifiche tecniche degli impianti, stima dei risparmi, incentivi e un piano di Misura e Verifica (M&V) dei risparmi secondo UNI CEI EN 17669. Il Contratto prevede anche l’adeguamento normativo (certificazioni, DI.CO./DI.RI. del D.M. 37/2008, diagnosi energetiche aggiornate). Per l’EPC ST, è fondamentale l’adeguamento degli impianti di trattamento acqua per prevenire incrostazioni e corrosioni (dovute a CO2 e O2), che compromettono l’efficienza.
I Sistemi Automatici di Gestione e Monitoraggio (BACS – Building Automation Control System e TBM – Technical Building Management) sono essenziali per l’ottimizzazione dei consumi e il comfort. La norma UNI EN ISO 52120-1 definisce 4 livelli di efficienza: CLASSE D (non efficiente, non per nuovi edifici), CLASSE C (minimo controllo, requisito Direttiva EPBD), CLASSE B (avanzato, sistemi BUS e TMB coordinata), CLASSE A (alta prestazione, controllo integrato HVAC e altri servizi). Questi sistemi si applicano a riscaldamento, acqua calda, raffrescamento, ventilazione, condizionamento, illuminazione e schermature solari.
L’Appaltatore/Concessionario deve fornire materiale informativo e corsi di formazione (entro sei mesi dall’avvio del Contratto) al personale e all’utenza sull’uso corretto degli impianti e le modalità del servizio per ridurre l’impatto ambientale. Inoltre, deve installare targhe informative negli edifici oggetto del Contratto EPC, visibili al pubblico, che riportino i dettagli del decreto ministeriale dei CAM, i valori dei consumi energetici annui (prima e dopo gli interventi) e le fonti energetiche utilizzate.

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