Nel dinamico panorama energetico italiano, il Decreto OIERT si profila come un provvedimento cruciale, al centro di un dibattito costruttivo. ASSISTAL, pur apprezzando le semplificazioni normative introdotte, sottolinea con forza la necessità di gradualità nella sua applicazione e di maggiori certezze operative per il successo della transizione energetica nazionale.
ASSISTAL ha partecipato attivamente alle audizioni informali presso le Commissioni riunite Ambiente e Attività Produttive della Camera dei Deputati. Le consultazioni, focalizzate sul correttivo al Testo Unico FER e al recepimento della direttiva RED III, sono strumenti normativi essenziali per accelerare lo sviluppo delle energie rinnovabili in Italia e raggiungere gli ambiziosi target europei. L’Associazione ha accolto favorevolmente l’impianto generale dei decreti, riconoscendoli come un passo fondamentale verso una transizione energetica più efficiente, rapida e sostenibile per il Paese. L’Associazione ha inoltre ribadito la sua piena disponibilità a collaborare fattivamente con le istituzioni, il Governo e il Parlamento, per contribuire al perfezionamento delle misure in fase di attuazione. L’obiettivo è duplice: rafforzare il sistema energetico nazionale e allinearlo pienamente agli obiettivi europei in termini di sostenibilità ambientale e competitività economica.
Tra gli aspetti più apprezzati delle nuove normative, ASSISTAL ha evidenziato le modifiche che consentono interventi significativi sugli impianti termici esistenti, senza gravare gli edifici con nuovi obblighi onerosi. Questa scelta è stata considerata strategicamente cruciale per la semplificazione delle procedure burocratiche e per incentivare l’innovazione tecnologica nel settore, permettendo un aggiornamento più agevole delle infrastrutture energetiche.
Un altro punto di particolare rilievo è la valorizzazione e l’incentivo per lo sviluppo degli impianti fotovoltaici galleggianti (floating) con potenze fino a 10 MW. Queste soluzioni innovative sono state definite “una misura strategica e all’avanguardia per incrementare la produzione di energia rinnovabile, riducendo al contempo il consumo di suolo, risorsa preziosa per il nostro territorio”. Tuttavia, per garantire l’efficacia e la rapida implementazione di tali progetti, il mondo delle imprese ha avanzato una richiesta chiara e univoca: la definizione di linee guida tecniche dettagliate e armonizzate. Questo si ritiene fondamentale per eliminare incertezze interpretative e prevenire ritardi nell’attuazione pratica, assicurando così un percorso snello e prevedibile per gli investitori e gli operatori del settore.
Particolare attenzione e, al contempo, alcune riserve sono state espresse in merito al futuro Decreto OIERT. Questo provvedimento normativo si prefigge di introdurre obblighi specifici per l’utilizzo di energia rinnovabile per tutte le società che commercializzano energia termica in quantità superiori a 500 TEP annui. Su questo punto, il presidente di ASSISTAL, Roberto Rossi, ha espresso un commento significativo: “È imperativo che tali obblighi vengano applicati in maniera graduale. È necessario considerare attentamente la complessità tecnica intrinseca degli interventi, i tempi realistici di adeguamento necessari alle imprese e l’entità degli investimenti richiesti, specialmente per quelle realtà che si trovano a gestire impianti di proprietà di terzi e che, quindi, hanno margini di manovra più limitati”.
Tra le proposte concrete avanzate da ASSISTAL per rendere il quadro normativo più equo e funzionale, spicca la richiesta di escludere dall’applicazione del Decreto OIERT tutti i contratti già in essere al momento dell’entrata in vigore del decreto. Questa misura mirerebbe a preservare la stabilità contrattuale e a evitare contenziosi o interruzioni in rapporti commerciali già consolidati. Inoltre, è stata suggerita l’introduzione obbligatoria di studi di fattibilità energetica all’interno dei futuri bandi di gara. L’obiettivo è garantire maggiore chiarezza sin dall’inizio riguardo alle responsabilità di ciascun attore, promuovere una maggiore sicurezza operativa e assicurare la sostenibilità economica dei progetti a lungo termine.
Il presidente Rossi ha concluso il suo intervento con un messaggio forte e chiaro, sottolineando che “solo adottando misure realmente sostenibili, che tengano conto delle capacità e delle esigenze del tessuto produttivo, sarà possibile rendere la transizione energetica un processo solido, credibile e realistico. Un processo che sia capace di coniugare armoniosamente innovazione tecnologica, crescita industriale del Paese e, aspetto non meno importante, la tutela dei livelli occupazionali, garantendo un futuro energetico più verde e prospero per l’Italia.”

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