Normativa

Guida completa al Conto Termico 3.0: incentivi, requisiti e scadenze

Il conto termico 3.0 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 26 settembre ed entrerà in vigore 90 giorni dopo la pubblicazione. Quindi, possiamo dire che se ne parlerà in modo concreto già da gennaio 2026. Nel frattempo, analizziamo e descriviamo il provvedimento per comprenderne il valore e le potenzialità, evidenziando anche qualche possibile limite.

Importanza e novità del conto termico 3.0
Un ruolo importante e interessante nel nuovo conto termico 3.0 riguarda l’inclusione del fotovoltaico tra gli interventi finanziabili, a condizione che sia collegato alla sostituzione della vecchia caldaia con una pompa di calore. Ancora più interessante è il fatto che siano finanziabili anche l’acquisto di batterie di accumulo e di colonnine di ricarica per veicoli elettrici, una scelta che sottolinea come la trasformazione verso fonti di energia rinnovabile passi attraverso un percorso integrato di produzione, accumulo e consumo smart.

Analisi tecnica delle disposizioni
Il programma di incentivi sarà gestito dal GSE – Gestore dei Servizi Energetici, con l’obiettivo di promuovere l’efficienza energetica e l’uso delle fonti rinnovabili in abitazioni, imprese e Pubbliche Amministrazioni. La sua entrata in vigore avverrà novanta giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (quindi entro gennaio 2026), e il GSE avvierà il portale per la presentazione delle domande entro trenta giorni.

Budget e risorse disponibili per il conto termico 3.0
Il budget annuale previsto è di 900 milioni di euro, con 400 milioni destinati alle Pubbliche Amministrazioni e 500 milioni per privati e imprese. Rispetto al passato, con Transizione 5.0 il budget era molto superiore, ma l’incentivo offerto dal conto termico 3.0 rappresenta comunque una speranza, anche se parziale, per chi desidera riqualificare immobili residenziali o investire in efficienza energetica.

Destinatari e interventi ammessi
Tra i beneficiari, troviamo le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), incentivando la diffusione di produzione e consumo condivisi di energia. Possono accedere alle sovvenzioni enti del Terzo Settore, micro, piccole e medie imprese, oltre a soggetti pubblici come scuole e ospedali, purché effettuino interventi con riduzioni di almeno il 10% nei consumi e con l’obiettivo di abbandonare combustibili fossili.

Scadenze e modalità di richiesta
Le richieste devono essere presentate al GSE entro 90 giorni dalla fine dei lavori, con procedure che prevedono l’uso del portale online o l’intervento di ESCo certificate secondo la norma UNI 11352. I documenti richiesti includono la documentazione tecnica, le fatture, le certificazioni energetiche e le asseverazioni tecniche.

Principali benefici e coperture
Il conto termico 3.0 permette di ottenere rimborsi fino al 65% delle spese sostenute, con copertura totale del 100% per interventi realizzati da piccoli comuni con meno di 15.000 abitanti, scuole e strutture sanitarie pubbliche. Tra gli interventi incentivabili, troviamo isolamento, sostituzione infissi, schermature solari, impianti fotovoltaici con accumulo e colonnine di ricarica, oltre a sistemi di efficienza energetica come pompe di calore e sistemi ibridi.

Focus su pompe di calore e biomasse
Un grande vantaggio del conto termico 3.0 risiede nel favorire la sostituzione di impianti di riscaldamento basati su risorse fossili con soluzioni più sostenibili come pompe di calore e impianti a biomassa. Questi sono gli interventi trainanti che permettono di accedere agli incentivi, favorendo la transizione verso un sistema energetico più verde e meno dipendente dalle fonti non rinnovabili.

Il conto termico 3.0 rappresenta un’opportunità concreta per tanti cittadini, imprese e enti pubblici di intervenire sulla riqualificazione energetica degli immobili. Tuttavia, è importante conoscere bene le procedure e i requisiti necessari per massimizzare le possibilità di accesso agli incentivi. Per esempio, la presentazione della domanda deve avvenire entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori, una scadenza che richiede quindi una pianificazione accurata del progetto. Inoltre, è fondamentale predisporre tutta la documentazione richiesta, come le certificazioni energetiche e le fatture di acquisto e posa in opera degli impianti, per evitare ritardi o il rigetto della richiesta.

Un aspetto strategico da considerare è la scelta degli interventi trainanti. La sostituzione delle caldaie tradizionali con pompe di calore o impianti a biomassa può beneficiare degli incentivi più sostanziosi e conferirsi anche nelle futuribili prospettive di sostenibilità energetica. Queste soluzioni, infatti, non solo permettono di ottenere maggiori percentuali di rimborso, ma rappresentano anche un passo concreto verso la riduzione delle emissioni di gas serra e l’autonomia energetica. Da qui, l’importanza di affidarsi a tecnici qualificati per progettare interventi efficienti e compatibili con i requisiti richiesti dal conto termico 3.0.