
La progettazione energetica gioca un ruolo centrale nel percorso di transizione verso un modello più sostenibile e nella spinta all’elettrificazione degli edifici e dei sistemi di produzione di energia. In un contesto regolatorio europeo in rapido cambiamento, con normative come la Direttiva EPBD IV, il concetto di progettazione si sta evolvendo: da un’attività esclusivamente tecnica a un processo più ampio, integrato e strategico. Il Green Deal europeo, insieme al pacchetto Fit for 55% e al piano REPower EU, pone infatti una forte enfasi sull’efficientamento energetico, considerato ormai non più un optional ma un elemento irrinunciabile per affrontare la crisi climatica e raggiungere gli obiettivi di emissioni zero al 2050. Ma come impatta tutto ciò sulla progettazione energetica?
Donatella Soma, Amministratore di Città Energia e Direttore di Progetto 2000, spiega come questa disciplina rappresenti il cuore della trasformazione storica in atto: “La progettazione energetica non è più solo la scelta di componenti efficienti, ma un processo che integra tutte le fasi, dall’analisi energetica all’ottimizzazione di sistemi complessi, costruendo un sistema edificio-impianto realmente sostenibile nel tempo”.
Nel suo ruolo, Soma sottolinea come la progettazione energetica rappresenti la chiave per ottenere efficienza e sostenibilità: “Una macchina ad alta efficienza, per quanto valida, non garantisce risultati se inserita in un sistema di edifici o impianti non ottimizzati. La progettazione energetica deve considerare tutti i sottosistemi, dalla coibentazione alle tecnologie di generazione e distribuzione dell’energia, adottando un approccio olistico e strategico”.
Uno degli esempi più calzanti riguarda le pompe di calore: installarle in un edificio poco isolato o senza una corretta distribuzione degli impianti rischia di vanificare ogni sforzo, portando a maggiori consumi e minore comfort. “Il progetto energetico – spiega Soma – deve prevedere tutte le variabili reali di utilizzo, per evitare sovradimensionamenti o inefficienze che, oltre a sprechi economici, compromettono anche la durabilità degli impianti”.
Altro aspetto cruciale è il ruolo del progettista: non solo un tecnico che sceglie i componenti, ma un vero e proprio coordinatore delle scelte strategiche ed estetiche. La stretta collaborazione con architetti, installatori e manutentori è fondamentale per creare soluzioni che siano efficaci, pratiche e rispettose delle esigenze estetiche e funzionali dell’edificio. “Una buona progettazione energetica – afferma Soma – richiede visione sistemica e capacità di dialogo, garantendo che tutte le componenti siano armonizzate e che i sistemi siano configurati per funzionare in modo ottimale nel ciclo di vita dell’edificio”.
Per rimanere al passo con le normative e le innovazioni tecnologiche, la formazione continua del progettista è essenziale. Edilclima, con la sua Edilclima Academy e le numerose pubblicazioni come Progetto 2000, si impegna a fornire aggiornamenti costanti, strumenti e knowledge che permettano di affrontare le sfide di una progettazione energetica sempre più complessa e articolata. “Il mondo della progettazione energetica si evolve rapidamente – conclude Soma – e solo attraverso un aggiornamento costante possiamo garantire soluzioni all’avanguardia, efficienti e sostenibili”.
Gli strumenti digitali e i software rappresentano un alleato imprescindibile in questo processo. La loro funzione non si limita al calcolo, ma si estende alla gestione complessiva dei dati, alla simulazione di scenari e all’ottimizzazione delle performance energetiche. “Un software di progettazione energetica – commenta Soma – deve essere affidabile, trasparente e integrato con altri strumenti digitali come il BIM, per supportare il progettista nel processo decisionale, mantenendo alta la qualità tecnica e normativa”.
Infine, il successo della transizione energetica dipende anche dall’approccio culturale e organizzativo. La progettazione energetica richiede una forte attenzione alla gestione delle competenze e dei processi: il ruolo del progettista non si limita più alla fase preliminare, ma si estende alla fase di monitoraggio e manutenzione del sistema, garantendo così performance durature e miglioramenti continui nel tempo. La cultura della collaborazione e del coordinamento tra tutti gli attori coinvolti è alla base di una progettazione energetica efficace, capace di rispondere alle sfide della transizione ecologica e dell’elettrificazione.
Le sfide future per il progettista sono molteplici: dovrà essere sempre più versatile, multidisciplinare e digitale. La capacità di interpretare scenari complessi, di anticipare i cambiamenti e di integrare tecnologie avanzate come il BIM, l’intelligenza artificiale e le simulazioni dinamiche diventerà un elemento distintivo. La progettazione energetica del futuro non sarà più solo un’attività tecnica, ma un vero e proprio processo strategico, che coniuga innovazione, sostenibilità e responsabilità sociale.
In definitiva, la transizione energetica sta rivoluzionando non solo il modo di costruire e gestire gli edifici, ma anche il ruolo stesso del professionista del settore. La sua capacità di progettare sistemi energetici performanti, resilienti e integrati, sostenuti da strumenti digitali avanzati e da una cultura organizzativa all’avanguardia, sarà determinante per il successo di questa grande rivoluzione. Solo attraverso una progettazione energetica consapevole e innovativa sarà possibile contribuire concretamente a un futuro più sostenibile, efficiente e rispettoso del nostro pianeta.
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere