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LFL: limite inferiore di infiammabilità dei refrigeranti A3 e A2L

LFL: il limite inferiore di infiammabilità dei refrigeranti A3 e dei refrigeranti A2L è molto diverso tra loro? Si può avere qualche esempio specifico?

La differenza del limite inferiore di infiammabilità è significativa tra i refrigeranti A3 rispetto agli A2L. Il limite inferiore di infiammabilità (LFL) dei refrigeranti A3 e A2L è una delle principali caratteristiche che definiscono la loro diversa classificazione di infiammabilità. Infatti la norma internazionale ISO 817/2014, che classifica i refrigeranti anche in base alla loro infiammabilità, si basa proprio sul valore dell’LFL per distinguere tra refrigeranti altamente infiammabili (A3) e leggermente infiammabili (A2L). I primi hanno un valore di LFL molto basso, il che significa che è necessaria una concentrazione minore di refrigerante nell’aria per formare una miscela infiammabile.

Ad esempio il propano (R290) ha un valore di LFL di circa 0,038 kg/m³ (o 2,1% in volume). I secondi (A2L) hanno un valore di LFL molto più elevato rispetto agli A3, il che significa che è necessaria una maggiore concentrazione di refrigerante nell’aria per innescare una combustione. Ad esempio, l’R32 presenta un valore di LFL di circa 0,306 kg/m³ (o 14,4% in volume), ossia quasi 8 volte superiore rispetto all’LFL dell’R290.