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MCE 2022: intervista a Massimiliano Pierini

Mancano ormai pochi mesi alla 42a edizione di MCE 2022 – Mostra Convegno Expocomfort riprogrammata dall’8 all’11 marzo del prossimo anno. In questa intervista Massimiliani Pierini, alla guida di MCE da una ventina d’anni, fa il punto della situazione non solo sull’evento ma sull’intero settore impiantistico.

L’edizione di MCE 2022

MCE 2022 si presenta in ottima forma, nonostante i problemi causati dalla pandemia. Purtroppo l’emergenza sanitaria continua e questo non può che riflettersi anche sul settore fieristico. Un dato incoraggiante è il successo delle fiere che si stanno svolgendo in questo periodo, Fiera Milano normalmente svolge dalle 50 alle 60 fiere all’anno, quest’anno da settembre a dicembre ne svolgerà più di 35, quindi uno stress test importante per il sistema fieristico. Un altro nostro evento del gruppo si concluso a inizio ottobre con un risultato straordinario, in cui la presenza di operatori è stata di poco inferiore ma è migliorata la qualità dei partecipanti. Abbiamo avuto la conferma di riapertura delle fiere solo il 15 di giugno, e da allora le fiere stanno riscontrando una sempre maggiore presenza di pubblico. Al momento MCE ha più di 1100 aziende iscritte e l’80% del quartiere occupato, nonostante l’incertezza di alcune aziende importanti che provengono da zone del pianeta ancora soggette a restrizioni. Per questo motivo lanceremo nel 2022 la prima edizione ibrida di MCE, quindi oltre all’evento in presenza avremo una sezione digitale che darà a tutti la possibilità di partecipare da remoto. Questa è un’iniziativa utile a tutti quei visitatori che a marzo non potranno ancora viaggiare, dal momento che diversi paesi non hanno ancora raggiunto la messa in sicurezza che abbiamo oggi in Italia. La parte digitale sarà la vera grande novità di questa edizione, anche se ritengo che la fiera in presenza non sia sostituibile, perché la partecipazione reale rende l’esperienza decisamente superiore.

MCE 2022 torna in presenza

C’è bisogno adesso più che mai di tornare a incontrarsi, guardarsi negli occhi e toccare i prodotti con mano. In occasione dell’edizione digitale di aprile 2021, con le fiere ancora in lockdown, abbiamo fatto un sondaggio con il TUV secondo il quale l’87% dei visitatori ha dichiarato che sarebbero tornati a MCE 2022, mentre il restante 13% ha risposto che lo avrebbe preso in considerazione, quindi nessuno ha rifiutato categoricamente l’idea di tornare alla fiera in presenza. La principale motivazione di questa scelta è stata quella di essere per natura commercianti, e quindi soggetti al bisogno di incontrare le persone e respirare quell’atmosfera conviviale tipica di una fiera. Osservare i prodotti di tutti gli espositori e vedere come si presentano le varie aziende è alla base dell’idea di fiera, che non è quindi solo un momento di scambio tra domanda e offerta, ma anche di confronto diretto tra operatori del settore. Nella fiera si concentra tutto il meglio della produzione mondiale, quindi si ha una fotografia aggiornata e puntuale sullo stato del mercato. Questa è la cosa più importante che stiamo cercando di trasmettere ai nostri espositori, affinchè anche gli ultimi indecisi possano iscriversi ed essere presenti. Credo che sarà un momento speciale perché sono quattro anni che non c’è una fiera di settore di questa rilevanza. C’è un’importantissima transizione energetica in atto e ci sono gli incentivi come il Superbonus, che stanno facendo fare un balzo importante in termini di fatturato e sono i principali driver di vendita per le aziende, che li sfruttando in maniera estremamente positiva. Ci si augura che possano essere confermati ancora per qualche anno, ma ci sono dei limiti strutturali alla copertura finanziaria. Le aziende che oggi fanno fatturati straordinari e quindi valutano di poter rinunciare alla presenza in fiera, dal 2023 dovranno tornare a seminare e a stringere le relazioni con i propri clienti. La fiera in questo ha un ruolo fondamentale, diciamo che è una delle attività principali di scambio e di confronto, dove il numero di visitatori che noi ancora oggi riusciamo a garantire ne ribadisce l’importanza anche in per i canali di vendita.

I contenuti di MCE 2022

Come sempre cerchiamo di portare anche nel programma di convegni le tematiche di grande attualità. I convegni possono in un certo senso visti come fumo negli occhi perché distraggono dall’aspetto commerciale, ma in realtà nel convegno risiede un punto di forza cruciale, ovvero la capacita di attrarre delle figure altamente professionali che per la sola esposizione commerciale non verrebbero altrimenti coinvolte. Il convegno per noi è quindi di importanza centrale, se non altro perché parte del nostro nome e quindi nel nostro dna. I temi che andremo a trattare saranno tanti, a partire dall’economia circolare, per cui abbiamo previsto anche una seconda tappa nel mese di marzo in cui faremo gli stati generali in presenza e in digitale. Altri due temi centrali saranno la qualità dell’aria e la ventilazione, così come anche appunto bonus e incentivi, per i quali avremo la possibilità di stilare un primo bilancio sull’impatto di questi provvedimenti. Parleremo tanto anche di smart city, con una ricerca prodotta dall’Energy Strategy Group. Per coordinare tutti i contenuti abbiamo recentemente riunito il comitato scientifico e a breve riuniremo anche il comitato promotore. Nella pratica è una riunione periodica che coinvolge tutti gli enti e le associazioni che partecipano e collaborano a MCE 2022, una grande azione di coordinamento volta a evitare soprattutto che si tratti lo stesso argomento in due sale diverse nello stesso momento. Lo scopo è quello di organizzare in un palinsesto coerente tutti gli argomenti trattati dalle varie associazioni, evitando quindi eventuali sovrapposizioni. Questa azione di concertazione che facciamo è un lavoro molto importante, uno sforzo che giova alla resa della fiera e alla fruibilità dei convegni, in cui ognuno può portare il suo contributo e ogni tematica può essere affrontata sotto molteplici punti di vista.

L’economia circolare in MCE 2022

Di questo concetto si parla ormai da anni, ma alcune volte a mio avviso in maniera un po generica, quindi si fatica a trasmettere al grande pubblico cosa realmente si intende per economia circolare. Lo sforzo che abbiamo fatto finora è stato quello di declinare il concetto di economia circolare nei nostri settori. MCE 2022 ha un comitato scientifico la cui presidenza è affidata all’Energy Strategy Group del Politecnico di Milano guidato dal prof. Chiesa, con cui abbiamo sviluppato e lanciato questo nuovo filone di eventi. È un concetto di comunicazione utile anche in ottica PNRR, dal quale arriveranno tanti fondi a disposizione di chi vorrà introdurre questa pratica. Economica circolare non è solo risparmiare risorse ma è soprattutto impiegarle meglio, massimizzando il recupero delle materie prime. È un percorso che come RX abbiamo intrapreso fin dal 2014, in cui siamo stati la prima fiera italiana certificarsi come evento sostenibile ISO20121. Lo abbiamo poi ripreso quest’anno perché oggi riteniamo che i nostri fornitori siano pronti a fare questo passo. Il concetto di economia circolare si inserisce in maniera autorevole nel nostro settore, abbiamo aziende virtuose che già adottano le migliori pratiche in termini di riduzione degli sprechi, ma il nostro sogno è pensare che tutti i nuovi prodotti verranno ideati, progettati e realizzati seguendo un’idea di circolarità. Credo che fare cultura sia nel dna di una grande fiera come la nostra, abbiamo una grande cassa di risonanza ed è giusto usarla per sensibilizzare le opinioni e innescare un cambiamento. In questo momento in cui le materie prime hanno raggiunto costi considerevoli, è un punto di forte attenzione mettere in atto questo cambio di paradigma. Dobbiamo contribuire a cambiare realmente quello che è il concetto di prodotto, per anni si è parlato di obsolescenza programmata, ma oggi questo è un concetto che è evidentemente da abbandonare o da ripensare completamente. Questo è il nostro modo per dare un contributo concreto a quello di cui si sente parlare nelle COP26 e nei G20. Lo scopo principale è salvaguardare le risorse del pianeta, e credo che l’economia circolare sia uno dei concetti principe da percorrere da parte delle aziende. Non è un percorso facile pero credo che sia necessario intraprenderlo con determinazione.

Da Reed Exhibitions a RX

Reed Exhibitions ha lanciato questo rebranding in RX con lo scopo di dare un’identità più consona alle nuove forme di comunicazione online, che sono state utilizzate per fare fronte all’impossibilita di fare fiere in presenza. Durante la pandemia sono state messe in atto nuove attività rispetto al passato, investendo sulla messa in opera delle piattaforme di comunicazione digitale. Per rappresentare questo rinnovato spirito corporate si è quindi ritenuto in linea coi tempi attuali cambiare il nome in RX, un marchio che meglio si inserisce nel contesto contemporaneo. E’ una logica seguita anche da altre multinazionali: nei momenti di crisi bisogna rinnovarsi e attrezzarsi per farsi trovare pronti nel momento in cui il mercato riprende. Questa è stata la linea guida scelta e che ha portato alla nascita di RX, che fa parte di un gruppo più ampio chiamato RELX che no fa solo fiere, ma è una grande multinazionale che vede nell’editoria, nell’analisi dei rischi e nella consulenza per la gestione dei dati le divisioni più importanti. Al momento stiamo cercando di comunicare questa novità in maniera graduale, sono anni complicati in cui le cose da comunicare sono tante, e di fondo cambia solo la denominazione ma ragione sociale e partita iva restano le stesse. Importante e necessario comunicarlo, ma rimane il fatto che siamo più facilmente identificati con il nome della fiera MCE Mostra Convegno Expocomfort.

La collaborazione con la Turchia

Dall’edizione 2018 abbiamo introdotto il paese partner che era l’India. Da allora per ogni edizione di MCE viene scelta una nazione che ottiene una particolare collocazione all’interno della manifestazione, attuando anche un maggiore coinvolgimento da parte delle istituzioni del paese scelto. Da quando abbiamo introdotto questa novità abbiamo avuto dei ritorni molto positivi, sia in termini di visibilità che di presenza di espositori e visitatori di quel paese. L’India è stata scelta per incrementare il numero di espositori provenienti da un’area che a livello produttivo è molto interessante, nonostante gli sbocchi delle produzioni indiane siano prevalentemente la Cina o il proprio mercato interno. Nonostante tutto l’India detiene un grande potenziale maggiormente rivolto al primo prezzo che non all’alta qualità, ma pur sempre un mercato da tenere in grande considerazione. Nel 2018 abbiamo avuto l’ambasciatore indiano a inaugurare il padiglione e l’area dedicata, e anche per questa prossima edizione 2022 abbiamo deciso di fare la stessa cosa con la Turchia, che ha ovviamente un peso diverso essendo oggi il paese più importante dopo l’Italia come presenza degli espositori. I rapporti con la Turchia sono sempre stati molto buoni, dove abbiamo una forte collaborazione con l’associazione esportatori che si chiama ISIB, il cui presidente Mehmet Hakkı Şanal è molto vicino alla nostra realtà e con lui abbiamo sempre avuto una stretta collaborazione. Avevamo previsto questa collaborazione con la Turchia paese partner già per l’edizione 2020 che però è stata annullata causa pandemia. La presentazione di MCE a Istanbul si è tenuta a palazzo Venezia, la residenza dell’ambasciatore italiano Marco Gaiani. Si tratta di un palazzo storico che risale ai primi del novecento e testimonia la presenza commerciale e culturale dell’Italia in quella regione fin dai tempi delle repubbliche marinare. L’incontro è avvenuto alla presenza di una sessantina di aziende, rappresentanti della stampa locale e il corpo istituzionale di rappresentanza. La diplomazia si è mossa bene e il ministro dell’Industria e della Tecnologia turco è stato invitato a inaugurare MCE 2022, cosa che ha moltiplicato le registrazioni dei visitatori e degli espositori turchi. La Turchia avrà una serie di attività speciali nella fiera, ci saranno inoltre delle lounge dedicate e un happy hour serale che si svolgerà con la presenza delle istituzioni e dei giornalisti. Si tratta di un piano di attività molto serrato che prevedo porterà ottimi risultati. La risposta istituzionale e commerciale sembra essere attualmente molto buona, in una nazione che dal punto di vista produttivo è particolarmente attiva nei settori rappresentati da MCE.

 

MCE 2022: fiera in presenza e in digitale crescono insieme