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Nuovi impegni di sostenibilità per Schneider Electric

Schneider Electric ha preso nuovi impegni di sostenibilità, avviando un percorso per diventare entro i prossimi 15 anni un'azienda “neutral” in tutte le sue sedi

In occasione della Conferenza sul Cambiamento Climatico di Parigi (COP21) Schneider Electric, lo specialista globale nella gestione dell’energia e dell’automazione, annuncia 10 impegni di sostenibilità allineati con il Planet Society barometer, lo strumento di misurazione della sostenibilità di Schneider Electric attivato fin dal 2005.

I dieci impegni sono:

  1. quantificare l’impatto in termini di CO2 per il 100% dei nuovi progetti con grandi clienti,
  2. progettare il 100% della nuova offerta usando il metodo Schneider Electric ecoDesign Way™ e realizzare il 75% dei ricavi da prodotti con offerte dotate della eco-label Premium™,
  3. evitare l’emissione di 120.000 tonnellate di CO2 attraverso servizi “end of life” pensati secondo principi di Circular Economy,
  4. facilitare l’accesso all’illuminazione e alla comunicazione usando soluzioni low carbon per 50 milioni di persone che vivono alla base della piramide entro 10 anni,
  5. implementare iniziative per lo storage, per sviluppare l’energia rinnovabile e le mini grid,
  6. risolvere trovando nuove alternative il problema dei gas SF6 entro 5 anni ed eliminare il gas SF6 dai prodotti Schneider Electric entro 10 anni,
  7. ridurre del 3,5% all’anno l’intensità energetica dell'azienda,
  8. ridurre le emissioni di CO2 causate dalle necessità di trasporto del 3,5% all’anno,
  9. investire 10 miliardi di euro in Ricerca e Sviluppo sulla sostenibilità nei prossimi 10 anni
  10. e infine mettere un climate bond per finanziare la Ricerca e Sviluppo di soluzioni low carbon in tutte le aree di business dell’azienda.

Questi impegni sono in linea con la “traiettoria dei due gradi” e contribuiscono agli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dalle Nazioni Unite. Inoltre, vanno anche a supporto degli obiettivi specifici di Schneider Electric: rendere gli impianti e le sedi “neutral” entro i prossimi 15 anni e costruire un ecosistema di settore coeso, che coinvolga fornitori e clienti su due importanti contributi: sostenere e sfidare i propri partner a ridurre il loro consumo di energia del 30% attraverso soluzioni per l’efficienza enegetica attiva e cambiare la vita delle persone che si trovano alla base della piramide economica, offrendo loro accesso ad energia pulita o aiutandole a uscire dalla povertà energetica.