Normativa

Piano d’azione per l’energia: strategia per un futuro sostenibile e accessibile

Il piano d’azione per l’energia rappresenta un passo fondamentale per garantire energia a prezzi accessibili e sostenibili, come evidenziato dalla comunicazione della Commissione Europea, accolta con favore da ASSOCLIMA. Questa iniziativa è un elemento cruciale nel percorso verso l’energia pulita, efficiente e a costi contenuti per cittadini e imprese, finalizzata a completare l’unione dell’energia e accelerare la decarbonizzazione.

Nel contesto del piano d’azione per l’energia, particolare attenzione viene riservata al settore del riscaldamento e raffrescamento, con un focus sull’importanza della diffusione delle pompe di calore, tecnologia chiave per il comparto rappresentato da Assoclima. Secondo la Commissione, l’adozione diffusa di pompe di calore e il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici potrebbero portare a una significativa riduzione, fino a 60 miliardi di euro entro il 2030, della spesa per importazioni di combustibili fossili, contribuendo anche alla stabilizzazione dei prezzi dell’energia.

Il piano d’azione per l’energia ha segnato nel 2024 un traguardo storico, con il 48% dell’energia elettrica prodotta nell’Unione Europea proveniente da fonti rinnovabili, un incremento rispetto al 45% del 2023 e al 41% del 2022. Questo risultato rafforza l’obiettivo di elettrificare progressivamente il sistema energetico e di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.

ASSOCLIMA sottolinea l’importanza di un’azione coordinata tra istituzioni europee, governi nazionali e industria per realizzare le misure del piano d’azione per l’energia, tra cui la semplificazione degli iter autorizzativi, la modernizzazione delle reti e la creazione di condizioni di mercato favorevoli all’elettrificazione.
“La direzione è chiara,” dichiara ASSOCLIMA, “la Commissione ha individuato l’elettrificazione come il pilastro della strategia di decarbonizzazione e competitività dell’UE. Ora è fondamentale rispettare il calendario delle iniziative, come avvenuto con il Clean Industrial Deal nei primi 100 giorni. L’Italia, con il suo settore industriale leader nelle tecnologie di riscaldamento e raffrescamento, ha l’opportunità e la responsabilità di essere protagonista. La rapida e coordinata attuazione delle misure previste richiede il pieno coinvolgimento degli Stati Membri, e il nostro Paese deve giocare un ruolo di primo piano.”