Pompa di calore geotermica: quando conviene sfruttare il calore della terra?

La pompa di calore geotermica rappresenta una soluzione efficiente e sostenibile per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria. Sfruttando il calore naturalmente presente nel sottosuolo, questa tecnologia offre notevoli vantaggi in termini di risparmio energetico e riduzione delle emissioni. Ma in quali situazioni l’installazione di una pompa di calore geotermica si rivela particolarmente conveniente? Analizziamo i fattori chiave da considerare per valutare la fattibilità e i benefici di questa scelta.

La convenienza di un impianto geotermico è data da diversi fattori che, se combinati, rendono questa scelta particolarmente vantaggiosa. Come, ad esempio, succede negli edifici di nuova costruzione o nelle ristrutturazioni importanti poiché l’installazione di un sistema geotermico è più semplice e economica durante la costruzione di un nuovo immobile o in occasione di una ristrutturazione profonda, poiché non ci sono vincoli strutturali o di spazio. Un secondo elemento che può far propendere all’installazione di una pompa di calore geotermica è dato dalla disponibilità di spazio esterno: i sistemi geotermici a circuito orizzontale richiedono un’ampia area di terreno per l’installazione delle sonde a circa 1-2 metri di profondità. Se lo spazio è limitato, si opta per le sonde verticali che, pur essendo più costose, richiedono una superficie minore. Per una corretta valutazione della convenienza vanno considerate anche le condizioni geologiche del terreno: la tipologia del suolo influisce notevolmente sui costi e sulla durata dell’installazione. Terreni più morbidi o con presenza di falde acquifere facilitano la perforazione, riducendo i tempi e le spese.

Va considerato, inoltre, che le pompe di calore geotermiche sono estremamente efficienti in qualsiasi clima, anche in quelli più rigidi, poiché sfruttano la temperatura del sottosuolo che si mantiene costante tutto l’anno. Sono ideali per immobili con un elevato fabbisogno energetico sia per il riscaldamento che per il raffrescamento. Infine, non va dimenticato che questi sistemi si possono integrare piuttosto facilmente con sistemi di distribuzione a bassa temperatura, come i pavimenti radianti, e con fonti energetiche come gli impianti fotovoltaici. L’abbinamento con il fotovoltaico permette di autoprodurre l’energia elettrica necessaria per il funzionamento della pompa, riducendo quasi a zero i costi in bolletta.