Installatore Italiano

Prendersi cura degli impianti: intervista a Marco Guerra di Erre.Gi.A

Marco Guerra è un professionista che ha fatto della manutenzione degli impianti termici e dell’assistenza tecnica ai clienti la sua missione, che insieme a una solida cultura del lavoro contribuisce a realizzare il proprio sogno.

Chi è Marco Guerra.

Marco Guerra: ho iniziato a lavorare in questo settore a quindici anni, nonostante la mia ambizione iniziale fosse seguire le orme di mio padre come muratore. Sotto suo consiglio, e con una certa decisione da parte sua, ho iniziato a lavorare nell’impiantistica come aiutante pur di imparare bene il mestiere. Oggi lo ringrazio perché il suo suggerimento mi ha offerto una carriera che mi da tante soddisfazioni e tanto orgoglio. Ho fondato la mia azienda ormai più di venti anni fa, iniziando a occuparmi di impianti idraulici, termici e di climatizzazione a cui successivamente si è aggiunto anche il servizio di assistenza tecnica. Amo il mio lavoro e voglio viverlo serenamente, quindi tutte le decisioni che ho preso negli anni sono sempre state in funzione di questa prerogativa. Ho avuto in passato due soci, ma dopo qualche anno di lavoro ho visto che l’interesse che avevo io per la mia azienda, in qualità di fondatore, era molto maggiore di chi era subentrato nell’assetto societario. Quindi ho preferito liquidarli e continuare da solo per preservare il piacere di lavorare per la mia azienda. Ho dovuto lottare per mantenere mia l’azienda, ma alla fine sono fiero di avere risolto questa situazione e di essere ripartito molto bene.

Di cosa si occupa Erre.Gi.A.

Marco Guerra: come attività principali svolgiamo sia installazione che assistenza tecnica di impianti di climatizzazione, sistemi ibridi, riscaldamento a biomassa e solare termico. Generalmente prediligo seguire un impianto dalla fase di configurazione iniziale, per poi passare all’installazione e alle operazioni di manutenzione e assistenza tecnica. Sono partner di alcuni brand importanti tra cui Maxa, Ariston, Caminetti Montegrappa, Kloben, Rinnai, Amg Spa, A2b Accorroni e Savio, per i quali seguo sia le operazioni di installazione che di assistenza. Ho preferito negli anni ridurre al minimo indispensabile le installazioni, perché è un settore in cui c’è troppa concorrenza e spesso poco stimolante e redditizio. Infatti oggi l’assistenza e la manutenzione costituiscono il 90% del business aziendale, mentre il restante 10% sono piccole installazioni e sostituzione di caldaie. Non faccio più grandi cantieri, perché richiedono tanti dipendenti e tanta esposizione economica, ma spesso sono più i problemi che le soddisfazioni. Il 98% dei miei clienti oggi sono privati, “pochi, buoni e benedetti” come mi piace dire, ovvero persone con cui riesco a instaurare un rapporto di reciproca fiducia e che mi portano altrettanta clientela con il passaparola. Quando facevo i cantieri avevo sempre il problema dei ritardi o comunque dei tempi lunghissimi dei pagamenti. Dopo alcune delusioni ho quindi deciso senza alcun ripensamento di non accettare più grossi impianti.

La squadra.

Marco Guerra: oggi ho tre dipendenti fissi in ufficio, mentre fino a qualche mese fa eravamo in sette a lavorare fuori sede. Poi per una serie di vicissitudini prevalentemente attitudinali e professionali ho preferito ridurre la squadra e tenere solo chi si è dimostrato affidabile e meritevole nel tempo. Prima di investire in un’assunzione devo trovare il personale adeguato alle esigenze tecniche e professionali che la mia attività richiede. Attualmente siamo in tre operatori tecnici ma ho in programma di assumere altre due figure valide che sono attualmente in prova. Ho avuto fino a quindici dipendenti, ma le dimensioni dell’azienda erano diventate tali per cui il livello di stress e di esposizione economica non mi davano più gioia e serenità nel fare il mio lavoro. Ho grande affetto e stima del personale che ho selezionato nel tempo e che è rimasto con me, perché sono persone davvero speciali che lavorano per il bene dell’azienda. Voglio che anche chi arriverà in futuro abbia la stessa passione e voglia di fare, l’azienda è per noi una seconda famiglia.

L’attività quotidiana e le problematiche principali.

Marco Guerra: la richiesta di intervento e una prima verifica dei problemi passano chiaramente prima da una telefonata, solo pochi clienti contattano me direttamente. Tutti gli appuntamenti vengono fissati settimanalmente dalle mie segretarie, che organizzano la mia agenda e quella dei miei tecnici. Le problematiche principali che riscontro nel mio lavoro sono malfunzionamenti dovuti a errori nell’installazione, spesso causati da aziende che si sono improvvisate installatori per cavalcare l’onda del Superbonus. Numerosi anche i problemi legati alla scarsa o del tutto assente manutenzione, quindi maggiormente imputabili a dimenticanza o negligenza dell’utente. Purtroppo non a tutti è chiaro che non fare manutenzione causa danni molto gravi, che economicamente superano di gran lunga i costi della manutenzione stessa. Per questo è molto importante diffondere nella clientela la giusta cultura dell’assistenza tecnica. È un lavoro che richiede tempo e dedizione, ma quando vedo i clienti che tirano fuori il quaderno e segnano punto per punto tutto quello che gli dico mi rendo conto che la strada è quella giusta.

La biomassa.

Marco Guerra: cerco di mantenere la mia azienda attiva su più fronti, senza precludermi opportunità di lavoro laddove queste sono interessanti e redditizie. Questa versatilità mi consente di essere sempre occupato anche a seconda della stagione. Sono molto attivo nel settore della biomassa, in cui sono entrato da alcuni anni quasi per scherzo e mi ci sono fin da subito trovato molto bene. È un ambiente in cui c’è tanto lavoro, la clientela è mediamente molto preparata e quindi anche esigente. Sono clienti privati con cui si instaura un bel rapporto umano e questo lo trovo particolarmente gratificante. Nel riscaldamento a biomassa spesso riscontro dei problemi nell’installazione, nella scarsa qualità del pellet, che incide negativamente sul rendimento della macchina, o nel troppo residuo di segatura accumulato che spesso causa il blocco della macchina. In questi casi bisogna saper spiegare ai clienti che la garanzia copre solo i malfunzionamenti strutturali dovuti a difetti dei componenti, ma non dovuti a un uso improprio del prodotto. In questo senso ritengo ci sia poca cultura da parte di alcuni installatori che per fare in fretta montano le macchine e non si soffermano sull’istruire il cliente ad un uso corretto. Ad esempio nella maggior parte dei casi di guasto alle schede il problema è dovuto da un’installazione sbagliata a livello elettrico e in questi casi molto spesso le aziende non coprono la sostituzione dei pezzi danneggiati.

Solare termico e fotovoltaico.

Marco Guerra: il fotovoltaico ha preso il posto del solare termico negli ultimi anni. Quello che si fa nel solare termico è prevalentemente manutenzione o sostituzione di parti guaste. Spesso trovo impianti che non sono stati controllati da dieci anni, quindi il liquido interno si è indurito. Per funzionare correttamente un impianto solare termico andrebbe svuotato e lavato ogni cinque anni, se non viene fatta questa operazione il glicole solidifica fino ad intasare i tubi. Essendo impianti di vecchia concezione, se la pompa gira male l’assorbimento cresce esponenzialmente, quindi anche per questo motivo il fluido dev’essere sempre rinnovato. Nonostante sia concettualmente una tecnologia molto valida, il solare termico ha perso un po’ mercato, quindi in questo settore si lavora principalmente in favore di impianti ibridi fotovoltaico e pompa di calore.

Vantaggi e svantaggi dei sistemi ibridi.

Marco Guerra: i sistemi ibridi hanno avuto una forte impennata grazie agli ecoincentivi, mi piacciono molto come impianti, ma spesso quando esco per fare assistenza trovo macchine montate, accese e abbandonate al loro destino. Quindi in generale c’è poca divulgazione degli accorgimenti che fanno funzionare bene le macchine, che in molti casi non hanno le prestazioni che dovrebbero. Il boom degli ecoincentivi ha attirato tante aziende che si sono improvvisate installatori da un giorno all’altro, ma sono figure che si limitano a fare i collegamenti e poi lasciano il lavoro incompleto dal punto di vista prettamente funzionale. Il problema è che i sistemi ibridi se non sono opportunamente installati hanno costi di esercizio più elevati.

Se invece prendiamo ad esempio un sistema ibrido integrato e ben configurato, con un impianto fotovoltaico e una pompa di calore che dialogano correttamente tra loro, allora la differenza sarà evidente in termini di risparmio, e il costo dell’impianto si potrà ammortizzare nei primi cinque anni di esercizio. Per avere un maggiore risparmio consiglio sempre di installare anche le batterie di accumulo, perché altrimenti quando non c’è energia l’impianto va a corrente, e con i costi odierni non è più così conveniente. Un problema legato alle batterie è che non tuti sanno che anch’esse necessitano di manutenzione regolare, altrimenti si guastano e rimangono inutilizzate.

Manutenzione domestica.

Marco Guerra: un consiglio che mi sento sempre di dare ai privati è quello di controllare la qualità dell’acqua nell’impianto di riscaldamento. La manutenzione periodica prevede che l’acqua debba essere sempre mantenuta pulita per non far perdere di efficienza l’impianto con la dispersione del calore. Se non viene fatta questa verifica, si noterà che dopo un po’ di anni l’acqua diventa molto sporca e fangosa, di colore tendente al nero. In questi casi i costi del riscaldamento saranno molto più elevati, perché l’acqua in queste condizioni riduce di molto la trasmissione del calore ai corpi scaldanti. Al contrario un’acqua periodicamente rinnovata, che circola all’interno di un impianto debitamente pulito con il giusto prodotto, renderà molto di più in termini di rapporto tra consumo energetico e resa termica. Con una manutenzione che costa circa cento euro se ne possono risparmiare diverse centinaia in bolletta, durante l’arco di tre o quattro stagioni invernali.

Normative e controlli.

Marco Guerra: in campo normativo le autorità sono sempre impegnate ad aggiornare e migliorare la regolamentazione nei settori impiantistici. Se devo fare un appunto però, ritengo che non solo i legislatori e gli operatori professionali debbano essere aggiornati e preparati, ma anche chi esegue i controlli sugli impianti dev’essere egualmente competente. Dico questo perché spesso mi trovo a fare assistenza su impianti che sulla carta sono stati certificati, ma nella pratica sono assolutamente inefficienti. Mi è capitato di vedere impianti su cui sono state messe tutte le firme necessarie, ma che in realtà sarebbero da spegnere immediatamente perché così non possono funzionare. Le leggi non vanno a interpretazione, se esce un certificatore esperto e trova un errore nei documenti, per non dire in un impianto, l’installatore viene giustamente sanzionato e redarguito. Al contrario se viene certificato un impianto sbagliato, spesso al responsabile non succede niente oppure la responsabilità ricade sull’installatore.

Ecoincentivi.

Marco Guerra: sono tendenzialmente ottime iniziative per incentivare il mercato e ridurre i consumi e le emissioni. Purtroppo in Italia le normative vengono lanciate con un po’ di premura senza prevedere alcuni effetti negativi. Mi riferisco a certe aziende che hanno voluto speculare sugli incentivi accaparrandosi tutto il più in fretta possibile. Sono stati fatti errori nell’approvare velocemente le normative, per poi bloccare le pratiche per diversi mesi e a più riprese. Per colpa di pochi ci hanno rimesso tutti, soprattutto i piccoli e quelli che lavorano onestamente. A un certo punto si parlava di sospendere il Superbonus 110% sulle abitazioni singole e mantenerlo solo sugli edifici condominiali, senza però valutare che interare aree urbane sparse sul territorio sono edificate unicamente da abitazioni private o bifamiliari.

Formazione.

Marco Guerra: ono sempre aggiornato su vari aspetti dell’impiantistica e faccio regolarmente corsi di formazione specifici o aziendali. Ho seguito diversi percorsi formativi presso il Centro Studi Galileo, dove ho studiato prevalentemente climatizzazione estiva. Ho fatto anche corsi di elettronica, mentre adesso sto seguendo un corso per impianti elettrici, perché voglio essere ancora più completo nell’assistenza ai clienti. Se riscontro un problema elettrico voglio evitare di aspettare l’uscita dell’elettricista, preferisco poterlo risolvere io stesso in un unico intervento. All’attività di studio e formazione dedico mediamente un’ora al giorno, tra corsi in presenza, corsi online e letture tecniche specializzate. Mi piace essere informato a 360° anche in alcuni ambiti che non mi competono direttamente, ma dove so di poter risolvere un problema da solo senza dipendere da altri professionisti. A questo si aggiungono anche corsi delle aziende sui prodotti, che seguo da sempre con regolare frequenza e particolare interesse. Anche i miei dipendenti seguono una regolare formazione sia normativa che presso le aziende. Credo infine che anche la formazione tramandata tra colleghi nel quotidiano sia molto importante e faccia crescere il livello professionale di un gruppo.