La prova di tenuta UNI 7129 sugli impianti a gas rappresenta un passaggio cruciale per garantire la sicurezza e l’idoneità meccanica delle nuove installazioni o di quelle oggetto di rifacimento totale. Questo collaudo, obbligatorio secondo la norma UNI 7129, è fondamentale per certificare che l’impianto sia privo di difetti e possa operare in totale sicurezza, proteggendo gli utenti da potenziali fughe di gas.
Perché la prova di tenuta è indispensabile?
Inclusa nella fase di collaudo dell’impianto interno del gas, la prova si articola in due momenti distinti, ma complementari, per gli impianti di nuova costruzione o che hanno subito un rifacimento completo.
- Verifica ad Alta Pressione (Resistenza Meccanica): Il primo step mira ad accertare la resistenza meccanica dell’impianto. L’obiettivo è confermare che tubazioni, raccordi e giunzioni siano stati installati correttamente e siano in grado di sopportare pressioni elevate senza subire danni. A tal fine, l’impianto viene pressurizzato con aria o gas inerte a una pressione di prova che, salvo diverse indicazioni, non deve essere inferiore a 5 bar.
- Prova di Tenuta Vera e Propria (Assenza di Dispersioni): Solo dopo aver superato la verifica ad alta pressione, si procede con la prova di tenuta. Questa fase ha lo scopo specifico di confermare l’assenza di dispersioni di gas a una pressione vicina a quella di esercizio.
La procedura nel dettaglio
Per eseguire la prova, è necessario isolare l’impianto: tutti gli apparecchi utilizzatori (come caldaie e piani cottura) e le valvole terminali devono essere chiusi o esclusi dal circuito. Successivamente, si immette il fluido di prova fino a raggiungere la pressione desiderata. È prevista un’attesa di almeno 15 minuti, necessaria per la stabilizzazione termica e meccanica del sistema. Al termine di questo intervallo, si effettua la prima lettura della pressione (P1). Dopo ulteriori 5 minuti, si procede con la seconda lettura (P2).
La caduta di pressione risultante (calcolata come P1 – P2) non deve superare i valori limite stabiliti dalla norma UNI 7129-1:2015. Tali valori dipendono dal volume in litri dell’impianto: ad esempio, per un volume non superiore a 100 litri, la caduta di pressione consentita deve essere inferiore a 0,5 mbar. L’esito positivo di questa prova è un requisito fondamentale e deve essere obbligatoriamente registrato nella Dichiarazione di Conformità dell’impianto, attestandone la sicurezza e l’idoneità all’uso.
Strumentazione essenziale per la prova
Per condurre la prova di tenuta in conformità con la UNI 7129, è indispensabile disporre della strumentazione adeguata. Tra gli strumenti principali figurano un manometro digitale ad alta precisione o un misuratore di prova di tenuta multifunzione, entrambi conformi alle norme di riferimento. Molti di questi strumenti moderni sono in grado di automatizzare l’intera procedura, occupandosi del calcolo del volume, del tempo di stabilizzazione e della valutazione della caduta di pressione. A questi si aggiungono diversi accessori necessari per l’isolamento dell’impianto e l’introduzione del fluido di prova, tra cui:
- Una pompa per pressurizzare l’impianto.
- Tappi e connettori per chiudere tutti i punti di prelievo e gli apparecchi.
- Un tubo di connessione e valvole di intercettazione per realizzare i collegamenti necessari.
La corretta esecuzione della Prova di Tenuta UNI 7129 è quindi un pilastro per la sicurezza degli impianti a gas, garantendo la tranquillità degli utilizzatori e la conformità alle normative vigenti.

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