La necessità di rinnovare gli impianti di contabilizzazione è diventata cruciale per molti condomini a causa della crescente obsolescenza dei sistemi installati dopo il D.Lgs. 102/14. Questo rinnovo non è semplicemente una sostituzione, ma un’opportunità per ripensare in modo organico la contabilizzazione del calore, alla luce delle recenti disposizioni legislative e normative.
Obblighi introdotti dal D.Lgs. 73/20
Tra i dispositivi legislativi che influiscono in modo sostanziale sugli impianti di contabilizzazione, il D.Lgs. 73/20 riveste un’importanza fondamentale. Dopo anni dal primo impianto normativo del 2014, questo decreto aggiorna profondamente diversi aspetti, introducendo obblighi tecnologici e principi di trasparenza riguardo alla ripartizione delle spese.
Una novità rilevante è l’obbligo di remotizzazione delle letture per tutti i impianti di contabilizzazione. L’articolo 9, comma 5-bis, stabilisce che tutti i contatori e i sistemi di contabilizzazione installati dopo il 25 ottobre 2020 devono essere leggibili da remoto. Questo implica che gli impianti esistenti, ancora non remotizzati, devono adeguarsi entro il 1° gennaio 2027, a meno che ci siano comprovate difficoltà tecniche.
Letture periodiche e trasparenza
Il D.Lgs. 73/20 richiede anche che le letture dei consumi siano trasmesse almeno ogni due mesi. Ciò assicura che gli utenti abbiano accesso a informazioni chiare e comprensibili. In particolare:
- Negli impianti di solo riscaldamento, si devono effettuare almeno tre letture nella stagione termica.
- Negli impianti che forniscono anche acqua calda sanitaria, sono necessarie minimo sei letture annuali.
Questa frequenza delle letture aiuta a garantire che gli utenti siano consapevoli dei loro consumi, consentendo loro di monitorare eventuali anomalie e ridurre gli sprechi.
Sistemi aperti e concorrenza
La trasparenza nei impianti di contabilizzazione non si limita alla frequenza delle letture, ma coinvolge anche l’accessibilità ai dati. Un sistema aperto dovrebbe utilizzare protocolli standard e consentire la gestione libera dei dati da parte del condominio. È fondamentale evitare situazioni in cui i dati siano leggibili solo tramite piattaforme proprietarie, poiché ciò limita la concorrenza e potrebbe compromettere la trasparenza.
Ripartizione delle spese: la UNI 10200
Un’altra novità del D.Lgs. 73/20 è l’abolizione dell’obbligo formale della norma UNI 10200. Tuttavia, si raccomanda di seguirla per evitare criticità. Infatti, questa norma è imprescindibile per una ripartizione delle spese equa e basata sui prelievi effettivi. In assenza di un riferimento tecnico, la determinazione delle spese rischia di essere arbitraria e non equa.
Valutazione economica con la UNI EN 15459
Il D.Lgs. 73/20 conferma la possibilità di derogare dalla contabilizzazione se non è fattibile o conveniente. La UNI EN 15459 definisce le procedure per la valutazione economica delle soluzioni. Questa norma è particolarmente utile nei casi di contabilizzazione indiretta, dove l’obbligo di utilizzo della metodologia di calcolo è imprescindibile.
Edifici non adeguati e diagnosi energetica
Sono ancora molti i condomini che non si sono adeguati all’obbligo di contabilizzazione. La normativa regionale, come quella lombarda, richiede per impianti termici di potenza superiore a 116,3 kW con più di 15 anni, di redigere una diagnosi energetica obbligatoria se non vengono sostituiti.
La diagnosi deve valutare gli interventi di efficientamento più convenienti e garantire che l’obbligo di contabilizzazione venga rispettato, a meno di difficoltà tecniche.
Impianti di contabilizzazione per la transizione energetica
La contabilizzazione del calore rappresenta uno degli strumenti più efficaci per il risparmio energetico nel residenziale. Secondo la direttiva europea EPBD IV, essa assume un ruolo cruciale nella preparazione degli edifici per una futura riqualificazione energetica. Oggi, con la sostituzione di tanti impianti di contabilizzazione installati dopo il D.Lgs. 102/14, il D.Lgs. 73/20 ci guida verso una nuova era, caratterizzata da impianti remotizzati, protocolli aperti e valutazioni economiche normate.
Queste trasformazioni non sono solo un obbligo normativo, ma rappresentano un passo fondamentale verso una gestione degli edifici più efficiente, equa e consapevole. Gli utenti finali possono beneficiare di strumenti che non solo migliorano la trasparenza sui consumi, ma promuovono anche comportamenti virtuosi, creando un circolo virtuoso che porta a una significativa riduzione degli sprechi.
L’implementazione di impianti di contabilizzazione moderni e conformi alle normative non è solo un investimento nel presente, ma un contributo essenziale per un futuro più sostenibile. Con un approccio proattivo, possiamo non solamente ottimizzare i consumi, ma anche partecipare attivamente alla transizione energetica, contribuendo alla realizzazione di un ambiente edificato più responsabile e orientato al risparmio.

Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere