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Smart city in Italia: le nostre città fuori dalla Top 50 mondiale

Le città italiane sono fuori dalla classifica mondiale delle smart city in Italia nessuna metropoli tricolore figura nelle prime 50 posizioni dello Smart City Index 2025. Gli esperti spiegano le 10 tecnologie per costruire metropoli sostenibili.

In un’epoca in cui la trasformazione e la rigenerazione urbana è guidata da sostenibilità, dati e innovazione, la posizione delle città italiane nello scenario globale solleva più di una domanda. Lo Smart City Index 2025, pubblicato dallo Smart City Observatory dell’IMD, ha lanciato un messaggio inequivocabile: l’Italia è assente dalle posizioni di vertice della classifica mondiale delle smart city in Italia. Su 146 città analizzate in tutto il mondo, nessuna metropoli italiana figura tra le prime cinquanta. Un dato che fa riflettere, soprattutto considerando che sette delle dieci città in cima alla graduatoria si trovano in Europa, tra cui Zurigo (1°), Oslo (2°) e Ginevra (3°) che compongono il podio. Mentre il nostro Paese, pur vantando un grande potenziale creativo e tecnologico, resta ai margini della trasformazione e della rigenerazione urbana globale.

Le sfide delle smart city in Italia

A pesare in negativo sono le criticità strutturali che da anni condizionano le nostre città: traffico veicolare, inquinamento atmosferico, governance poco incisiva, disuguaglianze territoriali, difficoltà nel trattenere i talenti e capacità di attrarre investimenti. Mentre metropoli internazionali come Zurigo e Dubai investono in soluzioni come la mobilità predittiva basata sull’intelligenza artificiale, la sanificazione automatizzata degli spazi urbani, l’agricoltura verticale e lo scambio energetico tra i quartieri, l’Italia resta frenata da una visione urbanistica frammentaria e poco lungimirante.

Eppure, gli strumenti per invertire la rotta non mancano. REair, azienda italiana all’avanguardia nelle tecnologie green per abbattere l’inquinamento dell’aria, offre soluzioni efficaci da applicare nell’ambito della rigenerazione urbana, come il rivestimento nanotecnologico trasparente eCoating. Basato sul principio naturale della fotocatalisi, eCoating è in grado di decomporre proattivamente, a contatto con luce e aria, composti organici volatili (VOC), ossidi di azoto (NOx), polveri PM organiche e altri agenti patogeni nocivi, in ambienti sia esterni che interni. La reazione consente di disgregare i principali inquinanti presenti nell’aria, trasformandoli in sottoprodotti innocui come sali, anidride carbonica e acqua.

Ecco, secondo gli esperti di REair, le 10 tecnologie per portare le metropoli italiane in un futuro sempre più innovativo e green oriented e trasformarle in smart city in Italia:

  • eCoating: rivestimento fotocatalitico mangia-smog che abbatte gli inquinanti atmosferici, riduce i costi di pulizia delle facciate e migliora la qualità dell’aria urbana
  • Trattamenti nanotecnologici per ambienti indoor: soluzioni fotocatalitiche per la qualità dell’aria e la protezione delle superfici.
  • Mobilità predittiva basata su Intelligenza Artificiale: algoritmi dinamici per l’ottimizzazione del traffico cittadino e dei trasporti pubblici, con impatto diretto su tempi e emissioni.
  • Raccolta intelligente dei rifiuti con sensori IoT: cassonetti smart e raccolta automatizzata che riducono costi e migliorano la gestione ambientale.
  • Edifici intelligenti e manutenzione predittiva: sensori e piattaforme digitali per la gestione energetica e strutturale degli edifici, in ottica di efficienza e durabilità.
  • Microgrid urbane e scambio locale di energia rinnovabile: reti distribuite per la produzione e condivisione di elettricità pulita fra cittadini e distretti urbani.
  • Tetti biosolari e pareti verdi: integrazione di fotovoltaico e vegetazione per mitigare l’effetto isola di calore e aumentare così la resilienza climatica.
  • Agricoltura verticale assistita da AI: coltivazione urbana in ambienti controllati, supportata da intelligenza artificiale per ridurre risorse e aumentare l’autosufficienza.
  • Connettività 5G/6G e Internet of Things urbano: reti ad altissima velocità per il monitoraggio e il controllo in tempo reale di servizi pubblici, mobilità e sicurezza.
  • Sistemi predittivi per la gestione dei disastri ambientali: modelli di analisi basati su machine learning per anticipare alluvioni, incendi e fenomeni estremi, migliorando la capacità di risposta urbana.