Mercato elettrico: l’apertura dei servizi di dispacciamento

Il mercato elettrico europeo sta cambiando e anche l’Italia giocherà un ruolo importante in questo processo: la delibera 300/2017/R/eel segna infatti l’apertura del Mercato dei Servizi del Dispacciamento (MSD) alla domanda elettrica, alle unità di produzione rilevanti da fonti rinnovabili non programmabili, alle unità non rilevanti (ossia la generazione distribuita), nonché ai sistemi di accumulo.

Le conseguenze di questa innovazione sono state al centro del convegno “La nuova configurazione del mercato elettrico italiano: opportunità e barriere nella gestione della flessibilità” che si è tenuto nell’Aula Magna Carassa e Dadda, organizzato dall’Energy&Strategy Group della School ofManagement del Politecnico di Milano in partnership con Elettra Investimenti. Un’occasione per analizzare le criticità e le sfide insite all’interno della transizione del sistema elettrico italiano e valutare come queste vengano affrontate dagli operatori, che hanno contribuito numerosi ad animare la tavola rotonda seguita agli interventi degli esperti.

Terna ha previsto dei progetti pilota che consentono la partecipazione di queste unità di produzione tramite la loro aggregazione in Unità Virtuali Abilitate. A valle dei progetti pilota UVAC (Unità Virtuali Abilitate di Consumo) e UVAP (Unità Virtuali Abilitate di Produzione) hanno preso il via le UVAM (Unità Virtuali Abilitate Miste), le quali contano ad oggi 25 player attivi nelle procedure di approvvigionamento a termine.

“L’eterogeneità e la numerosità delle risorse coinvolte ha implicato la necessità per il soggetto aggregatore, il BalancingService Provider (BSP), di dotarsi di un’infrastruttura tecnologica in grado di gestire in modo efficace ed efficiente la modulazione delle unità aggregate – spiega Vittorio Chiesa, Direttore dell’Energy&Strategy Group -, nel caso in cui Terna si trovi nella situazione di usufruire dei servizi di flessibilità. Un ruolo chiave all’interno dell’infrastruttura è ricoperto dalla piattaforma di gestione che, oltre a poter svolgere funzioni quali il monitoraggio e l’ottimizzazione degli asset, è fondamentale per la ripartizione dell’ordine di modulazione proveniente da Terna”.

Lo sviluppo di questo tipo di piattaforme sta vivendo una fase di fermento e di continua evoluzione per integrare funzionalità ed algoritmi sempre più complessi, di conseguenza i business model degli attori in gioco sono in continuo cambiamento e non è ancora emersa una direzione univoca di mercato. Certamente però risulteranno centrali le piattaforme che saranno capaci di integrare tutti i servizi necessari all’interno della filiera dell’aggregazione: monitoraggio, ottimizzazione mono-asset e multi-asset, forecasting, dispatching management e trading.

“Se l’interesse dei principali operatori è evidente – conclude Chiesa – è altrettanto chiara la necessità di un adeguamento del framework regolatorio che incoraggi una partecipazione maggiore. Inoltre, diventa fondamentale la corretta gestione di un portafoglio diversificato di risorse di flessibilità, coerentemente con le necessità di bilanciamento della rete elettrica nazionale”.