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Andrea Orlando vicepresidente Uni

«Da quando mi sono occupato di normazione ho avuto la possibilità di toccare con mano l’importanza che le norme rivestono per le aziende in termini di crescita, supporto alla competitività delle aziende e tutela dei prodotti. Vogliamo lavorare ancor più sulle norme europee».

La nomina a vicepresidente Uni è un ritorno alle origini se si pensa che nel 1921, l’ente di normazione nasceva all’interno dell’ufficio Tecnico Anima come Ufficio Norme per l’Industria Meccanica.

Andrea Orlando subentra al past president di Anima Sandro Bonomi nel segno della continuità.

Le norme tecniche sono documenti che definiscono le caratteristiche dimensionali, prestazionali, ambientali, qualitative, organizzative, di sicurezza di un prodotto, servizio, processo o persona secondo lo stato dell’arte e sono il risultato della condivisione di decine di migliaia di esperti in Italia e nel mondo.

«Il sistema normativo nazionale ed internazionale è uno strumento imprescindibile per le aziende e per le professioni per poter competere a livello mondiale. Come diceva Alessandro Manzoni: “L’operar senza regole è il più faticoso e difficile mestiere di questo mondo”», conclude Orlando.

Attraverso la definizione delle regole le aziende hanno la possibilità di:

  • – innovare: perché attraverso il confronto, la condivisione e la discussione, elementi imprescindibili dell’attività normativa, le parti hanno la possibilità di aumentare la propria conoscenza e quindi di migliorarsi;
  • – essere più competitive: perché la definizione di regole comuni permette alle aziende di confrontarsi su elementi certi e uguali per tutte le aziende;
  • – ottenere benefici economici: la normazione supporta lo sviluppo e la crescita economica e sociale. A livello macroeconomico l’incidenza sul PIL, nei Paesi in cui la normazione è più diffusa, varia tra lo 0,3 e lo 0,8%.
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