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Calore in alta quota

Il resort ha optato per l’installazione di due caldaie KWB di diversa potenza (240 e 150 kW), entrambe modello Powerfire e alimentate a pellet.

Il Comune di Selva di Val Gardena, nel momento di concedere il permesso di edificare una struttura ricettiva proprio in prossimità del passo, ha richiesto che venissero rispettate precise condizioni finalizzate a neutralizzare l’impatto ambientale. Una delle condizioni imposte dal comune altoatesino era che il nuovo edificio risultasse in classe A secondo la certificazione energetica Casa Clima e che l’impianto di riscaldamento fosse alimentato a biocombustibili legnosi.

L’impianto

Vista la quota molto elevata a cui sorge il resort, è stata avvertita l’esigenza di progettare l’impianto in modo da essere estremamente modulabile nella fornitura di energia, considerate le rigide temperature invernali, ma anche la necessità di riscaldare gli ambienti in estate.

“Il Passo Sella Dolomiti Mountain Resort ha optato per l’installazione di due caldaie KWB, entrambe modello Powerfire, in cascata: una da 240 kW e una da 150 kW, per un totale di 390 kW di potenza. Nella stagione invernale lavora principalmente la Powerfire da 240 kW, ma nei momenti di picco di richiesta termica, entra in funzione anche la Powerfire da 150 kW. In estate, invece, funziona principalmente la macchina di taglia di potenza più piccola”, ha evidenziato Andrea Toselli, amministratore delegato di KWB Italia.

Le due caldaie funzionano entrambe a pellet, il quale viene acquistato da fornitori locali ed è tutto certificato ENplus in classe A1. Il rifornimento del pellet è un aspetto relativo alla gestione dell’impianto che viene organizzato attentamente, vista la difficoltà a raggiungere la struttura ricettiva, attraverso il trasporto di tre carichi all’anno.

L’impianto di produzione dell’energia termica, infine, si completa con due accumuli inerziali da 5.000 litri ciascuno e dal deposito del biocombustibile legnoso utilizzato, in questo caso pellet, costruito in muratura con capienza pari a 100 m3 e in posizione adiacente al locale caldaia; nel deposito il sistema di estrazione del pellet è costituito da un agitatore a due bracci che convoglia il combustibile verso due canali distinti, uno per ciascuna delle due caldaie.

Consumi e costi

Il Passo Sella Dolomiti Mountain Resort ha aperto i battenti il 27 maggio 2014 ed il suo impianto di riscaldamento ha cominciato a lavorare dal mese di agosto dello stesso anno. I dati relativi a consumi e costi non sono ancora precisi, ma è possibile eseguire una stima progettuale, calcolando il fabbisogno annuale di pellet della struttura che ammonta a 100 tonnellate. Con un prezzo all’acquisto di 200 euro a tonnellata, i costi annuali per l’acquisto del pellet sono pari a 20.000 euro. L’equivalente in gasolio costerebbe circa 55.000 euro all’anno: ciò significa che il pellet permette di risparmiare 35.000 euro all’anno sui costi di riscaldamento.

Oltre 2.000 caldaie 

In Italia, abbiamo già installato oltre 2.000 caldaie a pellet, cippato e legna spaccata, utilizzate per il riscaldamento di ambienti da 100 m² fino a reti di 15 abitazioni singole. Questo ha garantito un risparmio di 12 milioni di litri di gasolio di riscaldamento all’anno, per un valore economico di circa 16.000.000 €, permettendo così una riduzione annua di anidride carbonica (CO2) di 38.000.000 tonnellate.