Normativa

Direttiva EPBD: il ruolo degli impianti per l’efficienza energetica degli edifici

La Direttiva EPBD impone obiettivi ambiziosi e vincoli rigorosi, come il divieto di utilizzare caldaie a gas, ma lascia ai tecnici la sfida di ottenere l’efficienza energetica degli edifici. Il focus principale è sugli impianti di climatizzazione e sui sistemi idronici, data la necessità di usare refrigeranti infiammabili. Le comunità energetiche emergono come soluzioni parziali per ottimizzare i consumi energetici, ma la complessità e i costi elevati restano sfide significative. La Direttiva EPBD rappresenta una sfida complessa ma necessaria per migliorare l’efficienza energetica degli edifici. La collaborazione tra diversi professionisti, l’implementazione di sistemi di VMC, l’accumulo efficiente dell’energia prodotta e una gestione accurata dei costi e delle risorse sono elementi chiave per raggiungere gli obiettivi prefissati. L’energia più verde è quella non consumata, ma per realizzare edifici efficienti e salubri, è fondamentale un approccio integrato e ben coordinato tra tutte le figure coinvolte nel processo.

Prima di tutto la collaborazione tra installatori e professionisti
Per raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica, è essenziale una collaborazione integrata tra vari tecnici, inclusi cappottisti, serramentisti, installatori di pannelli fotovoltaici, installatori e manutentori di impianti di climatizzazione, e altri specialisti. Il Superbonus ha evidenziato la necessità di coordinare diverse competenze per ottenere risultati efficienti. Tuttavia, la Direttiva EPBD spinge ulteriormente verso un obiettivo più complesso: azzerare le emissioni, contenere i consumi energetici e ridurre i costi, richiedendo un coordinamento ottimale tra tutti gli attori coinvolti.

Il ruolo della Ventilazione Meccanica Controllata (VMC)
Sigillare gli edifici per migliorare l’efficienza energetica può compromettere la qualità dell’aria indoor. Pertanto, l’implementazione di sistemi di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) è cruciale per garantire un ambiente salubre, riducendo al contempo il consumo energetico grazie al recupero di calore. La VMC permette di mantenere un ricambio d’aria adeguato senza sacrificare l’efficienza energetica, contribuendo sia al comfort abitativo che alla salubrità degli spazi.

L’importanza di accumulare l’energia prodotta
L’energia solare deve essere accumulata efficacemente, poiché la produzione e il consumo non sono sincroni. Le batterie di accumulo e i sistemi idronici rappresentano soluzioni chiave per gestire l’energia prodotta. Le batterie di accumulo sono sempre più diffuse, grazie alla loro scalabilità che le rende adatte anche per impianti fotovoltaici domestici di piccole dimensioni. I sistemi idronici, invece, presentano vantaggi economici ma possono essere impegnativi dal punto di vista logistico, richiedendo ampie centrali termiche per essere efficienti.

Costi dell’efficientamento energetico e dipendenza tecnologica
L’implementazione della Direttiva EPBD comporta costi significativi, specialmente per l’installazione di pannelli solari e fotovoltaici. La dipendenza tecnologica da paesi come la Cina può influire sui prezzi e sulla disponibilità delle soluzioni energetiche. Inoltre, è fondamentale considerare la manutenzione e la gestione del fine vita degli impianti per mantenere l’efficienza energetica a lungo termine.

La gestione degli impianti
Ogni impianto è potenzialmente inefficiente se carente nelle impostazioni, nel controllo, nella gestione e nella manutenzione. L’elettronica può aiutare nel coordinamento degli impianti, ma è necessario saper individuare i dati utili e scegliere le attrezzature adeguate, definendo set point e tarature ottimali per la gestione del comfort. La necessità di ridurre le emissioni di CO2 e di consumare la minor quantità di energia possibile richiede una pianificazione accurata degli impianti e una gestione ottimale delle risorse energetiche.

 

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