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Esperto risponde: quali sono i refrigeranti HFC?

I refrigeranti HFC sono una famiglia di refrigeranti di natura organica la cui molecola è composta da idrogeno, fluoro e al massimo 6 atomi di carbonio. Poiché non contengono il cloro, tali refrigeranti non danneggiano l’ozono atmosferico. Data la presenza di idrogeno, alcuni di essi possono risultare infiammabili o leggermente infiammabili, come ad esempio l’R32 che viene impiegato nelle apparecchiature medio-piccole di condizionamento dell’aria.

I più diffusi refrigeranti HFC impiegati in forma pura risultano essere l’R134a e l’R32, entrambi impiegati nei circuiti frigoriferi degli impianti di condizionamento dell’aria. Nella maggioranza delle applicazioni essi trovano utilizzo sottoforma di miscele, sia di tipo zeotropo che azeotropo, come ad esempio l’R410A e l’R407C. La normativa europea (Regolamento UE 517 del 2014) ha stabilito la progressiva eliminazione di questo tipo di refrigeranti, soprattutto per quelli che presentano un GWP elevato, cioè quelli che presentano un significativo contributo all’effetto serra. Entro il 2030 l’immissione in commercio di tali refrigeranti dovrà subire una diminuzione del 79% rispetto ai valori registrati nel 2015. Il medesimo Regolamento impone che per poter maneggiare questo tipo di refrigeranti sia le imprese che il personale di tali imprese debba conseguire un’apposita certificazione. Inoltre i circuiti frigoriferi che utilizzano tali refrigeranti e che si contraddistinguono per una determinata potenzialità inquinante devono essere soggetti a verifiche periodiche per accertarne la loro tenuta.

I refrigeranti HFC (idro-fluoro-carburi) richiedono l’impiego di lubrificanti di natura sintetica.

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