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Esperto risponde: quando non installare refrigeranti infiammabili

In quali tipi di impianti non possono essere installati refrigeranti infiammabili? L’utilizzo di sostanze infiammabili all’interno degli edifici è regolato dalle normative tecniche e dalla legislazione italiana e richiede quindi il rispetto di determinate condizioni.

Inoltre, in merito a questo quesito occorre fare una distinzione tra i refrigeranti leggermente infiammabili, classificazione di sicurezza A2L (come l’R32, ad esempio) ed i refrigeranti infiammabili veri e propri, classificazione di sicurezza A2 o A3. La principale norma tecnica di riferimento è l’EN 378, che specifica i requisiti relativi alla sicurezza delle persone e dei beni che vengono interessati dal funzionamento dell’impianto di refrigerazione o di condizionamento.

Quindi, la possibilità di utilizzo di refrigeranti infiammabili è legata all’osservanza della norma EN378, che richiede   di analizzare alcune specifiche dell’impianto sulla base delle quali è possibile desumere quali sono le caratteristiche che devono possedere i locali interessati dall’installazione. Solo per fare alcuni esempi, le specifiche da prendere in considerazione per la norma sono l’ubicazione dell’impianto (es. al di sotto o al di sopra il livello del suolo); il tipo di utilizzo della zona che viene servita dall’impianto (es. ad accesso illimitato da parte del pubblico o, invece, ad accesso consentito alle sole persone autorizzate);  la tipologia di impianto in questione (es. ad espansione diretta o a fluido secondario, impianto di refrigerazione o di condizionamento dell’aria, impianto destinato al comfort umano o a diverso tipo di raffrescamento).

La norma prevede anche che sia possibile installare un impianto indipendentemente dalle caratteristiche del locale che lo ospita se la sua carica è inferiore ad un determinato limite: per esempio, per l’R32, nel caso di impianti di condizionamento destinati al comfort umano, tale limite è di circa 1,8 kg. Invece, per quanto riguarda i refrigeranti infiammabili (classificati A2 o A3) tale limite è, attualmente, fissato in 150 grammi.

Fino a qualche anno addietro, l’uso dei refrigeranti infiammabili era proibito in tutti i seguenti locali: alberghi e altre attività ricettive quali villaggi turistici e affittacamere; attività commerciali aventi superficie superiore a 400 m2; ospedali, strutture sanitarie e centri diagnostici; scuole di qualsiasi tipo, ordine e grado; locali di pubblico spettacolo, teatri, cinema; sale da ballo; uffici con oltre 25 persone presenti; edifici di interesse artistico e storico; impianti sportivi.

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