Gestione delle acque reflue: sistemi di recupero e riutilizzo

Per una corretta gestione delle acque reflue dagli edifici, è fondamentale distinguere tra acque nere e grigie. Oggi esistono sistemi di gestione delle acque reflue molto efficaci e silenziosi per la raccolta, il rilancio e il riutilizzo delle acque grigie. Tecnologie compatte e intelligenti migliorano l’efficienza e offrono nuove opportunità per gli installatori.

La gestione delle acque reflue inizia con la distinzione tra acque nere e grigie. Attualmente, sono disponibili sistemi efficaci e silenziosi per la raccolta, il rilancio e il riutilizzo delle acque grigie. Tecnologie compatte e intelligenti migliorano l’efficienza e offrono nuove opportunità per gli installatori di impianti.

Nelle abitazioni, le acque reflue si dividono in acque nere, provenienti dai WC, con alta presenza di carichi organici, e acque grigie, provenienti da docce e lavabi, che presentano contaminazione minore e un elevato potenziale di riutilizzo. Negli edifici con locali tecnici al di sotto del livello fognario è essenziale utilizzare pompe per gestire il sollevamento delle acque reflue. Le tecnologie moderne includono sistemi integrati con trituratori per acque nere, unità per il riutilizzo delle acque grigie, pompe a basso consumo e sistemi prefabbricati facili da installare.

In sintesi:

  • I reflui domestici si dividono in acque nere (WC) e grigie (docce, lavabi, lavatrici, lavastoviglie).
  • Nei locali sotto il livello della rete fognaria, è essenziale il sollevamento delle acque reflue con pompe.
  • Le pompe per acque nere includono trituratori; quelle per acque grigie sono compatte e silenziose.
  • Le stazioni prefabbricate semplificano installazione e gestione.
  • I sistemi per acque grigie prevedono filtrazione, trattamento biologico e disinfezione.
  • Le acque grigie hanno un grande potenziale di raccolta e riutilizzo.
  • Tecnologie avanzate per le acque reflue.
  • L’evoluzione delle tecnologie sta rendendo la gestione delle acque reflue sempre più efficace, riducendo problemi come allagamenti, gorgoglii o cattivi odori.

Le acque reflue si dividono in:

  • Acque nere: da WC, con carichi organici elevati.
  • Acque grigie: da docce e lavabi, con contaminazione minore e interessante potenziale di riutilizzo.
  • Rilancio delle acque reflue.
  • Negli edifici con locali tecnici sotto il livello fognario, la gestione delle acque reflue attraverso pompe è essenziale.

Tecnologie moderne offrono:

  • Sistemi di sollevamento con trituratori per acque nere.
  • Unità per il riutilizzo delle acque grigie, ad esempio per WC o irrigazione.
  • Pompe a basso consumo energetico con controllo elettronico.
  • Sistemi prefabbricati facili da installare.

Quando la gravità non basta

Quando gli impianti idrosanitari si trovano sotto il livello fognario, infatti, un sistema di sollevamento è indispensabile. Le pompe per acque grigie sono generalmente più compatte e silenziose, mentre le pompe per acque nere devono essere dotate di trituratori per sminuzzare i solidi. Inoltre, esistono stazioni di sollevamento complete adatte a gestire più utenze contemporaneamente.

Tecnologie per il trattamento delle acque grigie

Negli ultimi anni, il trattamento delle acque grigie ha fatto notevoli progressi grazie a sistemi sempre più compatti e automatizzati. Le acque grigie trattate possono essere utilizzate per ridurre i consumi idrici domestici e migliorare l’efficienza. Il trattamento prevede diverse fasi: filtrazione meccanica, trattamento biologico per ridurre la materia organica e disinfezione tramite raggi UV o clorazione. Il recupero delle acque grigie è diventato più avanzato grazie a sistemi compatti e automatizzati. Tali acque, trattate e riutilizzate, contribuiscono alla riduzione dei consumi idrici. Il trattamento include:

  • Filtrazione meccanica per solidi sospesi.
  • Trattamento biologico per degradare la materia organica.
  • Disinfezione tramite UV o clorazione.
  • Riutilizzo delle acque reflue in Italia

Il riutilizzo delle acque reflue è cruciale nelle politiche ambientali. Secondo il Regolamento UE 2020/741, l’Italia sta armonizzando le normative per il riutilizzo urbano a fini agricoli. Nonostante le potenzialità, il riutilizzo attuale è solo il 4% del volume totale depurato. Nuove norme e investimenti possono migliorare questa situazione, rendendo il riutilizzo delle acque reflue una pratica più diffusa e sostenibile.