Pompe di calore, idronica e accumulo: i 3 pilastri 2025

La transizione energetica nel settore impiantistico si gioca su tre competenze tecniche fondamentali che ogni progettista termotecnico e installatore idraulico deve padroneggiare: la corretta progettazione delle pompe di calore, la gestione ottimale dei circuiti idronici e l’accumulo termico intelligente. Non è sufficiente sostituire una caldaia con una pompa di calore: serve integrazione, calcolo consapevole e controllo dinamico.

Energy Transition (4 novembre 2025 a Milano) dedicherà la giornata proprio a questi tre pilastri, offrendo una visione pratica di come trasformare i nuovi incentivi in progetti replicabili e redditizi.

Pompe di calore per edifici con radiatori: superare i limiti della temperatura

Uno dei problemi più comuni nei retrofit energetici riguarda le temperature massime raggiunte dalle pompe di calore tradizionali: in edifici esistenti riscaldati con radiatori in ghisa o acciaio, le soluzioni standard faticano a raggiungere i 60-65°C necessari quando i corpi scaldanti sono sovradimensionati.

La soluzione tecnica esiste: pompe di calore a gas refrigerante naturale (propano R290) superano questi limiti, raggiungendo 70-80°C, rendendo possibili i retrofit dove l’involucro non è stato completamente isolato. Per un professionista, questo significa allargare il mercato dei retrofit complessi che fino a ieri erano preclusi, mantenendo radiatori e impianti esistenti.

L’opportunità pratica: come dimensionare correttamente il carico di riscaldamento, la temperatura di mandata ai radiatori, la copertura del carico (full electric vs ibrido), e soprattutto l’integrazione pompa di calore + fotovoltaico + accumulo termico. I calcoli reali mostrano come ottenere ritorni economici in 6-7 anni, considerando le nuove detrazioni fiscali disponibili nel 2025.

Gestione idronica efficiente: il fattore nascosto dell’efficienza complessiva

Un aspetto spesso sottovalutato ma decisivo: la gestione idronica e il corretto dimensionamento di pompe di circolazione, stratificazione termica e accumuli.

La corretta gestione del circuito idronico — distribuzione, velocità di circolazione, stratificazione nei serbatoi di accumulo — incide direttamente sulle prestazioni della pompa di calore e sul COP stagionale complessivo. Per il professionista, questo significa sapere come ridurre le perdite energetiche, massimizzare l’efficienza del sistema integrando pompe di circolazione intelligenti e controlli avanzati.

Un’opportunità concreta: progetti idronici dimensionati su misura per ogni applicazione (riscaldamento + ACS + raffreddamento) non solo installano componenti, ma progettano veri ecosistemi impiantistici dove ogni elemento dialoga con gli altri. Questo trasforma il professionista da “installatore” a “system designer”, con margini di redditività e differenziazione commerciale molto più elevati.

Accumulo termico e controllo intelligente: massimizzare l’autoconsumo solare

Una pompa di calore non deve solo riscaldare quando necessario: deve anche “ascoltare” i segnali del sistema energetico e adattare il proprio funzionamento in tempo reale.

Il protocollo SG Ready (Smart Grid Ready) consente esattamente questo: quando c’è eccesso di produzione fotovoltaica, la pompa di calore (o uno scaldacqua termico) può intensificare la carica di accumuli, ad esempio alzando il set-point di ACS da 55°C a 70°C, accumulando 2-3 kWh di energia termica anziché immettere energia in rete a tariffe sfavorevoli.

Per il professionista, l’opportunità è progettare sistemi multifunzionali integrati (riscaldamento + ACS + raffreddamento + accumulo inerziale) che massimizzano l’autoconsumo e sfruttano al massimo gli incentivi FER-X e CER disponibili. Non è più sufficiente un semplice “impianto solare”: serve una strategia di gestione energetica che aumenta la competitività commerciale e la sostenibilità tecnica del progetto.

Il cambio di paradigma: da installatore a progettista integrato

Questi tre ambiti — scelta e dimensionamento della pompa di calore, progettazione idronica consapevole, integrazione di accumulo e controllo intelligente — rappresentano il nuovo standard competitivo nel 2025.

La transizione energetica non è una semplice sostituzione di componenti. È un cambio di approccio progettuale dove integrazione, calcolo consapevole e controllo dinamico diventano i criteri fondamentali di successo.

Per il professionista che comprende e padroneggia questi temi, l’opportunità è concreta:

  • Accesso a un mercato più ampio: retrofit che prima non erano possibili ora lo sono
  • Margini economici più elevati: la progettazione integrata vale più della semplice installazione
  • Differenziazione commerciale: capacità di gestire progetti complessi che i competitor non riescono ad affrontare
  • Accesso facilitato agli incentivi: progetti ben strutturati hanno meno rischi di rigetto e tempi di approvazione più rapidi

Iscriviti a Energy Transition

Data: 4 novembre 2025
Orario: 9:00 – 17:30
Luogo: UCI Cinemas Milanofiori, Assago (Milano)
Posti: Limitati a 150
Costo: Gratuito
Crediti formativi: CFP per periti industriali

La giornata di Energy Transition è strutturata esattamente per questo: trasformare questi concetti teorici in pratica operativa, con casi reali, calcoli dimensionali concreti e confronto diretto tra professionisti.

Non è solo partecipazione: è investimento nella tua evoluzione professionale verso il nuovo standard di mercato.

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