
Installare l’unità esterna di uno split su un tetto nero catramato può comportare diversi rischi che è importante conoscere. La scelta di posizionare un condizionatore su una superficie così calda può portare a problemi di surriscaldamento e alla riduzione dell’efficienza energetica del sistema di climatizzazione.
Il colore nero, infatti, assorbe molta più radiazione solare rispetto ad altri colori, e un tetto catramato nero, soprattutto durante le giornate estive, può raggiungere temperature molto elevate, ben superiori a quella dell’aria ambiente. Questo accresce il rischio di un surriscaldamento dell’unità esterna dello split, che costringe il compressore a lavorare in condizioni gravose, con conseguente aumento dei consumi energetici e riduzione dell’efficienza complessiva del climatizzatore.
Un ulteriore problema è rappresentato dall’aumento della temperatura di condensazione nel circuito frigorifero, che si ripercuote sul funzionamento di tutto il sistema di condizionamento. Questo comporta un aumento della temperatura di uscita dell’aria dell’unità interna, rendendo meno efficace il raffrescamento degli ambienti e compromettendo il comfort. In casi estremi, potrebbero intervenire le sicurezze del sistema, che fermano il funzionamento del compressore per prevenire danni ulteriori.
In conclusione, installare l’unità esterna di uno split su un tetto nero catramato non è consigliato a causa dei rischi di surriscaldamento e delle conseguenze sull’efficienza del sistema di climatizzazione. È preferibile scegliere altre soluzioni di installazione che assicurino condizioni di lavoro più favorevoli per l’unità esterna, garantendo così un funzionamento ottimale e un risparmio energetico.
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