Esperto Risponde

Intervista a Mario Salari, head of Italy di Ariston Group

La smart home, o “casa intelligente”, si definisce tale in presenza di un impianto integrato di tipo domotico capace di migliorare il comfort e la sicurezza delle abitazioni. Ne abbiamo parlato con Mario Salari, Head of Italy di Ariston Group.

Da sempre, Ariston offre soluzioni innovative, capaci di raccogliere e analizzare dati relativi ai consumi degli utenti. “Siamo stati tra i primi a credere alle potenzialità legate alla Smart Home e a investire in tecnologie in grado di far dialogare i nostri prodotti sia con i consumatori che con i centri di assistenza tecnica” sottolinea Mario Salari, head of Italy di Ariston Group, “Questo è possibile grazie all’app Ariston NET, che permette di gestire tutte le funzioni dei nostri prodotti con un click. Oggi, la quasi totalità delle nostre soluzioni – caldaie, pompe di calore e ibridi – possiedono una connettività inclusa di serie o facilmente applicabile. Questa tecnologia ci permette di avere una maggiore consapevolezza sia sui profili di consumo dei nostri clienti sia sul livello di comfort di cui necessitano. Inoltre, rende possibile per gli utenti finali contenere i consumi e ridurre le emissioni.

I vostri prodotti possono essere inseriti in un più ampio contesto di home automation?

Mario Salari: “Partiamo da una premessa: secondo l’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano il mercato legato agli oggetti connessi per la gestione del riscaldamento e della climatizzazione è cresciuto – in termini di incidenza sulle vendite – del 45% (con un valore corrispondente di 110 milioni di euro, pari al 17% del mercato). Nel nostro caso, l’app Ariston NET consente di gestire anche da remoto le funzioni dei prodotti connessi: permette di accenderli e spegnerli, impostare un programma, modificarne la temperatura e cambiare le modalità di funzionamento, e può essere associata a tutti i principali assistenti vocali in commercio come Hey Google, Alexa e Apple Home Kit. Occorre però sottolineare la necessità, da parte dei principali produttori di tecnologie per la casa, di iniziare a creare ambienti compatibili e facilmente configurabili dall’utente, semplificando anche le interfacce di controllo. La difficoltà maggiore risiede nel raggiungere uno standard comune a tutti i costruttori, che permetta un’integrazione completa di tutti i sistemi degli impianti domestici e ne faciliti la programmazione e l’utilizzo”.

Qual è il livello di conoscenza e competenza da parte degli installatori in tema di smart home? 

Mario Salari: “Il ruolo dell’installatore è fondamentale nel diffondere la conoscenza sulle nuove tecnologie perché rappresenta la figura che ha un contatto più diretto e frequente con l’utente finale. Infatti, le decisioni dei clienti relative ai prodotti innovativi sono guidate anche dalle parole dei professionisti, che possono influire e fare la differenza tra la scelta di un prodotto rispetto a un altro. In questo momento, la preparazione degli installatori è eterogenea: alcuni hanno deciso fin da subito di sfruttare le potenzialità dei prodotti di fascia superiore e si trovano quindi a un livello avanzato, mentre altri sono più diffidenti verso le innovazioni tecnologiche. Ariston, attraverso corsi di formazione sia online che in presenza – ad aprile è in previsione l’apertura di un nuovo training center a Napoli – fornisce agli installatori gli strumenti adatti per crearsi un background tecnologico favorendo, al contempo, il miglioramento della capacità di argomentare la loro proposizione di vendita. Ritengo che le nuove generazioni di installatori avranno un ruolo cruciale nella diffusione di tecnologie avanzate: nati in un’epoca prevalentemente digitale, sono infatti molto familiari e abituati all’ utilizzo delle nuove tecnologie nell’impiantistica”.

E dei progettisti? 

Mario Salari: “Tra i progettisti il livello di conoscenza delle soluzioni connesse è piuttosto approfondito. Il ruolo dei progettisti è fondamentale nella scelta progettuale delle pompe di calore e sistemi ibridi da far installare in caso di ristrutturazioni edilizie o nuove costruzioni. Per loro la connettività rappresenta un valore aggiunto che garantisce un maggior controllo sui prodotti e quindi una conseguente maggiore sicurezza. Più l’impiantistica realizzata è articolata e più il costante monitoraggio da remoto si rivela fondamentale per assicurare tranquillità e sicurezza a tutte le figure coinvolte, compreso l’utente finale”.

Le tendenze impiantistiche vanno verso soluzioni sempre più integrate e complete, ma questo richiede nuovi livelli di preparazione tecnica. Che ne pensa?

Mario Salari: “Il settore delle pompe di calore e dei sistemi ibridi richiede competenze molto specifiche in termini di installazione e, per questo, inizialmente veniva affrontato dai professionisti con una certa diffidenza. Oggi, queste tecnologie sono sempre più diffuse e sempre più installatori richiedono costantemente informazioni sia sui prodotti sia sui corsi di formazione. Stiamo assistendo, quindi, a un maggiore interesse da parte loro nell’informarsi e nel rimanere aggiornati”.

Che cosa ne pensa delle agevolazioni fiscali? Si comincia a dire che forse sarebbe meglio averne di minore portata ma più a lungo nel tempo.

Mario Salari: “Nel nostro settore è importante avere una stabilità legata ai provvedimenti di natura fiscale che perduri nel tempo. Nel momento in cui si sostituiscono gli impianti o si ristrutturano gli edifici, la ricerca delle giuste figure professionali e l’adempimento di tutti gli obblighi burocratici necessari allungano i tempi e, a questo, si aggiunge oggi anche la difficoltà di approvvigionamento delle materie prime in tutti i settori e l’aumento complessivo dei costi di materiali e trasporti che prolungano ulteriormente le tempistiche. Per questo motivo, una soluzione potrebbe essere rappresentata da uno schema incentivante più semplice, in grado di uniformare tutte queste aliquote in un unico ecobonus – che potrebbe attestarsi attorno al 70% e con tempi di validità più lunghi. Ciò faciliterebbe anche la comunicazione verso tutti gli interlocutori della filiera. Ariston ha sicuramente beneficiato di tutti i bonus erogati finora ma alcuni cambiamenti repentini non hanno favorito né noi né l’intero sistema nel godere a pieno di tutte le opportunità offerte. Siamo fiduciosi che il prolungamento dei bonus fino al 2024 ci offrirà sicuramente più margine di sviluppo.

Avete in programma nuovi prodotti?

Mario Salari: “Sì, abbiamo ultimato lo sviluppo dei prodotti che lanceremo nel corso del 2022: in particolare pompe di calore e sistemi ibridi, con una nuova gamma che utilizza il refrigerante R32. Per quanto riguarda il settore delle caldaie, abbiamo ampliato la nostra offerta con prodotti che dispongono di una connettività di serie e siamo in procinto di lanciare la nuova app Ariston NET Pro, espressamente dedicata alla nostra rete di assistenza tecnica. Ariston NET Pro offrirà diverse nuove funzionalità, tra cui la fruizione da mobile e la predictive mantainance che, sfruttando algoritmi di intelligenza artificiale, sarà in grado di prevedere malfunzionamenti e blocchi imminenti consentendo ai nostri centri di assistenza di prevenire eventuali guasti”.

Il futuro del gas o il gas del futuro?

Mario Salari: “L’Europa si è recentemente espressa in modo molto chiaro inserendo tra le linee guida di sviluppo dei prossimi anni il “gas verde”, addizionato di una percentuale di idrogeno. Il gas, inclusi i gas verdi, rimarrà perciò una risorsa importante di cui non si potrà fare a meno perché, ad oggi, l’unica alternativa valida è l’energia elettrica pulita, prodotta da fonti rinnovabili. Infatti, sostituire il gas con un’energia elettrica prodotta da fossile non apporterebbe un reale vantaggio per l’ambiente. La tendenza attuale di tutti i maggiori produttori è quella legata all’implementazione di prodotti che funzionino a idrogeno e noi, come Ariston, disponiamo già di una gamma di caldaie che potrebbe funzionare con una miscela di idrogeno e gas metano. Tutto questo rappresenterà un inevitabile e necessario passaggio epocale, riconfermando il gas come un vettore energetico per diversi anni, parallelamente allo sviluppo di prodotti a energia elettrica. In questi termini, saranno sempre più rilevanti i sistemi ibridi, capaci di funzionare con entrambi i vettori energetici, ottimizzando in modo intelligente prestazioni e consumi in funzione di costi e temperature”.

E per quanto riguarda il solare termico?

Mario Salari: “Noi di Ariston abbiamo sviluppato la tecnologia del solare termico già a partire dagli anni ’90. Dopo un periodo in cui il suo utilizzo è diminuito in termini di metri quadrati installati, anche in funzione dell’esplosione nell’uso del fotovoltaico, negli ultimi due anni è tornato al centro dell’attenzione, grazie anche ai nuovi incentivi. Oltre a rappresentare una tecnologia particolarmente efficiente, il solare termico è anche molto semplice, sicuro e richiede poca manutenzione, ragione per cui prevediamo che questo trend positivo continuerà nei prossimi anni.

Peraltro, Ariston dispone di un sito produttivo automatizzato di solare termico vicino a Fabriano, che ci garantisce la sicurezza di essere attrezzati a cogliere l’opportunità data dall’incremento della vendita di questi sistemi, che beneficiano degli incentivi e partecipano all’efficientamento delle abitazioni”.