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Patentino refrigerazione per tecnici mediorientali

14 professori iracheni accompagnati da un alto funzionario delle Nazioni Unite sono giunti a Casale Monferrato, per formarsi sui nuovi gas refrigeranti. 

L’Associazione dei Tecnici Italiani del Freddo – ATF e il Centro Studi Galileo, su incarico delle Nazioni Unite, hanno organizzato uno speciale corso riservato ai Tecnici mediorientali che servirà ad accrescere le competenze sui gas fluorurati, sugli idrocarburi e a conseguire la certificazione europea, il Patentino Frigoristi. 

Centro Studi Galileo non è nuovo a questo genere di esperienze avendo formato esperti di 40 Nazioni mondiali in 25 Paesi: dall’est Europa, all’Africa francofona sino all’Estremo Oriente e agli Stati Uniti.

STANDARD COMUNI 

L’accesso alla conoscenza da parte delle Nazioni in via di sviluppo è fondamentale per non vanificare i grandi sforzi che l’occidente ha messo in campo per la tutela del clima. È evidente che su un argomento globale come i cambiamenti climatici non possano formarsi “blocchi” a più velocità. I danni della dispersione dei gas si avvertono in ogni nazione del mondo. È importante quindi che tutti i tecnici vengano formati con standard comuni. 

Differente situazione, ma uguale principio, per gli idrocarburi. A differenza dei gas tradizionali, quest’ultimi sono a impatto zero ma infiammabili e quindi pericolosi. Se si chiede anche alle Nazioni in via di sviluppo di passare a questo tipo di sostanze è necessario formare gli operatori ad un utilizzo consapevole. 

In ultimo ma non per ultima, l’importanza dello sviluppo della catena del freddo per la lotta alle malattie endemiche e alla malnutrizione. Grazie a un’efficiente catena del freddo, le Nazioni in via di sviluppo avranno un miglioramento netto della qualità e delle aspettative di vita. Infatti, i cibi correttamente conservati evitano le malattie dell’apparato digerente, le infezioni batteriche e i vaccini sono più efficaci e durano più a lungo. Grazie all’apporto di celle frigorifere si possono creare microeconomie agricole nelle lande più disagiate ed evitare il deperimento di frutta e verdura che nel 50% dei casi non raggiungono le tavole dei consumatori finali.

“Tutti buoni motivi per formarsi e per formare in ogni luogo del mondo una generazione di Tecnici del Freddo ad altissimo livello professionale” afferma Marco Buoni, direttore Centro Studi Galileo e Vice Presidente dell’Associazione Europea Area. Da più di un decennio, grazie anche alla collaborazione con l’Agenzia per l’Ambiente delle Nazioni Unite- Unep viene promossa in tutto il mondo l’attività di formazione sulla Refrigerazione e il Condizionamento.