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A Milano il primo edificio ad uso laboratorio riqualificato in Nzeb

Teicos Group, impresa di costruzioni di Milano specializzata in interventi di riqualificazione energetica e di recupero del patrimonio esistente, nonché partner del progetto europeo Sharing Cities per la rigenerazione urbana di un'area della città di Milano, ha inaugurato TeicosLab, la sua nuova sede operativa.

Situato all’interno di un’area industriale ex Pirelli nell’area dello scalo ferroviario di Rogoredo oggi in grande rinnovamento, l’edificio, in origine laboratorio e poi deposito di mobili d’epoca, è stato completamente ristrutturato dalla stessa Teicos e progettato in NZEB, ossia a energia quasi zero.

TeicosLab è il primo edificio Nzeb a Milano in categoria E8, (laboratorio ad attività industriale o artigianale) e il quattordicesimo non-residenziale realizzato in Lombardia (fonte CENED). Con una metratura di 300 m2, oggi è classificato in categoria A4+, Nzeb, con emissione dei gas serra annui (CO2 eq) pari a 5,66 Kg/m2; potenzialmente compensabile con la piantumazione di soli 11 alberi.

Un grande open space a energia quasi zero che minimizza le dispersioni, riutilizza l’aria e sfrutta la luce del sole per produrre l’energia di cui ha bisogno per funzionare: questo è TeicosLab, una sede capace di rappresentare i valori e la filosofia aziendale di Teicos: la riqualificazione energetica e il recupero del patrimonio esistente come scelta di valore ecologico, ambientale e tecnico.

Dall’anno della fondazione, nel 1995, quando la neonata Teicos si trovava in una piccola ex portineria in via Daniele Crespi a Milano, dove si trovavano ai tempi i due soci fondatori, l’ingegnere Guido Hugony e il responsabile commerciale Giorgio Albinati, è passato molto tempo. Ad oggi l’azienda vanta circa 30 collaboratori, numerosi progetti in cantiere e uno staff giovane e dinamico composto da ingegneri, architetti, e operai specializzati.

TeicosLab racconta il concetto di innovazione già a partire dalla modellazione dei suoi spazi e la scelta dei materiali che li compongono: la luminosità data dal bianco predominante che riflette la luce solare e la leggerezza, ottenuta da elementi traslucidi come il policarbonato alveolare, usato per separare gli ambienti. Ogni scelta è fatta nel rispetto della storia dell’edificio esistente: dal cemento lisciato del pavimento alle strutture a vista, creando un voluto contrasto tra materiali tecnologici e tradizionali e una convivenza tra materiali poveri, come il legno compensato degli arredi,e moderni come l’acciaio verniciato delle strutture dei soppalchi. Non mancano i riferimenti ad edifici celebri in alcuni dettagli di rifinitura, come la Melnikov house e il Garage Museum di Mosca.

Al centro del piano terra è presente una zona dedicata esclusivamente all’esposizione dei campioni e dei materiali utilizzati in cantiere: un tavolo rotondo che accoglie clienti e fornitori e diventa luogo di condivisione di idee e proposte di progettazione, vero e proprio laboratorio di cantiere. Il verde è un elemento imprescindibile; sono posizionate lungo il parapetto e in tutti gli spazi piante in idrocoltura con differenti qualità, come l’assorbimento delle onde elettromagnetiche.

L’edificio, originariamente in classe energetica G, occupa una metratura di 300 metri quadri ed è ad oggi classificato in categoria A4+, Nzeb appunto, perchè oltre ad essere energeticamente efficiente, integra l”utilizzo di energia rinnovabile grazie ai pannelli solari presenti in copertura. Gli altri impianti installati in TeicosLab sono: un impianto di climatizzazione a pompa di calore a sistema VRV e un impianto di ventilazione meccanica in grado di recuperare calore dall’aria estratta dagli ambienti di lavoro per cederla all’aria di rinnovo. A seguito dell’intervento di riqualificazione energetica, l’emissione dei gas serra annui (CO2 eq) è pari a 5,66 Kg/m2. Per comprendere meglio la significatività del dato rispetto alle condizioni pre-intervento, basti dire che se oggi, per compensare la produzione di CO2 dell’edificio, sarebbe necessaria la piantumazione di 11 alberi, prima dell’intervento ne servivano invece 2.514.

TeicosLab porta le firme della progettista Margherita Lusvardi, dell’impiantista Michele Bonizzoni e dell’impresa esecutrice Teicos UE, di TeicosGroup.

Cecilia Hugony, C.E.O. di Teicos UE e global leader per la riqualificazione energetica degli edifici delle tre città europee del progetto Sharing Cities spiega: “Per noi, che promuoviamo il cambiamento culturale verso la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente e vogliamo distinguerci nel mercato per questo, era di fondamentale importanza poter avere una sede capace di raccontare che cosa facciamo in cantiere ogni giorno. TeicosLab è concretamente in grado di spiegare quali sono i risultati di comfort abitativo che si possono raggiungere ottimizzando risorse già presenti e il vantaggio urbanistico nel riportare valore anche nelle zone periferiche urbane”.

 

www.teicosgroup.com