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REM 2016: Governi e industria energetica a confronto

Il contributo che i governi e l’industria energetica possono dare per il contenimento delle emissioni di gas serra saranno al centro dell’edizione 2016 di REM (Renewable Energy Mediterranean Conference&Exhibition) la conferenza del Mediterraneo dedicata all’energia rinnovabile, con l’alto patrocinio dei Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico, che si terrà il 9 e 10 marzo 2016, a Ravenna, al Grand Hotel Mattei

La manifestazione, che si alterna ogni due anni con OMC (Offshore Mediterranean Conference & Exhibition), la più importante vetrina internazionale del Mediterraneo dell’Oil & Gas, vedrà la partecipazione di una cinquantina tra aziende e associazioni, la presentazione di circa 40 papers in 8 sessioni di lavoro.

Con REM e OMC, la città di Ravenna si candida a diventare capitale dell’energia tra fonti fossili e fonti rinnovabili.

«Ravenna e il suo distretto energetico che hanno sempre avuto un ruolo importantissimo nella produzione di gas in Italia – ha spiegato Enzo Titone, Chairman di REM 2016 – potrebbero, infatti, facilitare la fase di transizione verso un’era a basse emissioni di gas climalteranti, proprio continuando a favorire la produzione domestica nell’ottica di COP 21. Scenari che saranno al centro del confronto politico scientifico, tecnologico ed economico di REM. Governi e industria energetica, infatti, sono chiamati a una grande sfida: soddisfare la domanda crescente di energia abbattendo le emissioni di CO2. Obiettivi che possono essere raggiunti operando in sintonia. Proprio nel corso di REM saranno presentate alcune soluzioni tecnologiche di ultima generazione che possono portare ad un uso più responsabile e sostenibile dell’energia».

La domanda mondiale di energia è destinata a crescere per i prossimi decenni, in primo luogo per sostenere lo sviluppo economico dei paesi emergenti e soddisfare i bisogni di una popolazione mondiale che si stima arriverà a 9 miliardi di persone nel 2050. Nel contempo il cambiamento climatico in atto impone una riduzione drastica delle emissioni di CO2 per raggiungere l’obiettivo di contenere l’aumento della temperatura entro 2°C.

E se le autorità nazionali ed internazionali stanno introducendo direttive e strumenti normativi per arrivare alla riduzione della CO2 del 40-70% entro il 2050 e del 100% nel 2100, dal canto suo l’industria energetica è pronta a dare il suo contributo per arrivare ad un migliore utilizzo dell’energia. L’industria dell’oil & gas, in particolare, utilizzando le sue capacità tecnologiche e d’innovazione che da sempre la caratterizzano, è impegnata a cercare di sviluppare tecnologie per il riutilizzo della CO2 attraverso la sua trasformazione, cattura e stoccaggio, e aumentare l’efficienza energetica nell’intera catena industriale e produttiva.