Attualità

Unità Climaveneta per la nuova sede BNL

BNP Paribas Real Estate sta curando la realizzazione della nuova sede di BNL. La banca Italiana è entrata a far parte di BNP Paribas nel 2006 e nel 2010 il Gruppo ha deciso di avviare un processo di razionalizzazione del suo assetto immobiliare, riunendo 7 uffici romani in un’unica moderna sede che potesse ospitare 3.600 addetti, prima divisi tra varie filiali

Questo progetto nasce su un importante polo infrastrutturale che è quello della stazione Tiburtina. L’edificio prevede una superficie totale di 75.000 mq: una parte dello stabile ha 11 piani più un piano tecnico protetto da paratie e con fotovoltaico in copertura, mentre l’altra si sviluppa su 9 livelli. Al piano terra si trovano le zone comuni: mensa, asilo, palestra; nell’interrato i parcheggi, mentre ai piani superiori si estendono i grandi open space adibiti a uffici e le sale riunioni. L’edificio è stato concepito con una logica Shell&Core: in qualsiasi momento è infatti possibile riorganizzare gli spazi interni sulla base delle richieste del tenant. A questo scopo non sono presenti opere murarie interne ma solo opere a secco (cartongesso).

L’involucro, progettato dallo studio 5+1AA, è stato realizzato mixando due tipologie di facciata, una completamente a vetri e l’altra ventilata con rivestimento ceramico alternato a serramenti a nastro, e avrà un’elevata prestazione di isolamento termico e acustico. La sua costruzione sarà terminata a luglio di quest’anno.

Per quanto riguarda la climatizzazione sono state scelte le unità polivalenti Climaveneta con scambio ad aria. Sono state quindi installate 4 unità Integra Eracs2-Q/SL-CA 3222 con modulo 2P e una Eracs2-Q/SL-CA 3222 per la produzione di caldo e freddo e di acqua calda sanitaria ad alta temperatura. Le unità polivalenti sono infatti in grado di produrre acqua calda e fredda simultaneamente, sfruttando il recupero nella produzione di entrambi i liquidi e quindi massimizzando l’efficienza energetica dell’edificio durante tutto l’anno.

Mauro Angeletti, Senior Partner di Starching, afferma: “La sostenibilità è stato un tema fondamentale nella progettazione di questo edificio, che è in fase di certificazione Leed Gold e che risponde alle più stringenti normative in materia di utilizzo di energie rinnovabili”. E prosegue: “Abbiamo installato pompe di calore polivalenti ad aria e un vasto campo di pannelli fotovoltaici in copertura per rispondere alle indicazioni del regolamento edilizio del comune di Roma, che impone di avere almeno il 50% di fonti di energia rinnovabili in un edificio di queste dimensioni”.

Per soddisfare i picchi di calore estivi, frequenti a Roma, è stata installata un’unità solo freddo di tipo Focs2/SL-CA 3902. Questa unità può entrare in funzione anche nelle mezze stagioni per raffrescare le aree più calde, senza attivare le unità polivalenti, ottenendo quindi un eseer più elevato. I fluidi prodotti dalle unità Climaveneta vengono utilizzati sia per le UTA poste in copertura e nei piani interrati,che per i 1600 fan coil a 4 tubi distribuiti in tutto l’edificio.

Particolare attenzione è stata posta alla miscelazione dell’aria primaria, che viene quindi effettuata in maniera puntuale. L’intero impianto è poi gestito da ClimaPRO, la soluzione di controllo e ottimizzazione della plant room di Climaveneta.