Attualità

Axor WaterDream 2016

Axor invita architetti e designer a creare liberamente il proprio miscelatore ideale

Sfruttando le infinite possibilità tecniche e creative offerte dalla U-Base – la base tecnica del miscelatore Axor Starck V che permette di innestare con un click il corpo del miscelatore – Axor ha invitato le grandi firme del design internazionale ad interpretare la prima rubinetteria ‘intercambiabile’ e perfettamente adattabile ai diversi progetti d’interni.

David Adjaye, Werner Aisslinger, Front, GamFratesi and Jean-Marie Massaud presentano il frutto della loro ricerca sul concetto stesso di rubinetteria che va al di là della mera funzione di erogazione dell'acqua.

Le cinque versioni sono esposte al FuoriSalone dal 12 al 17 aprile nello showroom Axor Duriniquindici a Milano.

Con Axor WaterDream 2016 interpretiamo il valore dell’acqua nel nostro spazio vitale grazie ad alcuni dei migliori architetti e designer del mondo” spiega Philippe Grohe, Vice Presidente Design Management Hansgrohe. “Più che soluzioni progettuali presenteremo oggetti emblematici di nuovi modi di pensare all’ambiente bagno nel suo insieme, un approccio sinergico perfetto per un’audience di altissimo livello come quella di Milano“.

Axor U-Base è la base hi-tech universale su cui si innesta con un click un corpo di erogazione. Installata sopra o accanto al lavabo, allacciata all’impianto idrico, la U-Base unisce all’affidabilità di un prodotto industriale la massima flessibilità progettuale. Di qui sono partiti i progetti della nuova edizione del Waterdream Axor in cui i designer coinvolti hanno potuto “lanciare la nostra personale visione creativa al di là di un’ispirazione puramente industriale verso una produzione individuale” citando Jean-Marie Massaud, che da tempo collabora con Axor.

Le diverse interpretazioni del rapporto fra uomo e acqua all’interno dell’abitare e in particolare nell’ambiente bagno passano attraverso sperimentazioni di materiali e forme legate al significato archetipico di questo prezioso elemento e al suo forte carico emozionale.

Per l’inglese David Adjaye l’acqua ha un evidente ruolo simbolico, ben espresso nel suo progetto Ritual. Il prezioso erogatore in bronzo accompagna il movimento dell’acqua su uno scivolo cuneiforme che culmina con una parte in granito. In questo caso l’acqua, sempre in vista, compie il suo magico rituale partendo dalla sorgente per poi scorrere dall’erogatore verso la caduta sul lavabo.

The Sea and the Shore è il nome che il designer tedesco Werner Aisslinger ha voluto per il suo erogatore in argilla: l’acqua prima si raccoglie in una “pozza” e nutre perfino qualche pianta che può essere alloggiata in un angolo dell’invaso in terracotta; poi cade nel lavabo da un ugello/grondaia. Rappresenta la longevità e il valore dell’acqua e degli oggetti nella nostra società.

L’acqua scorre da una piattaforma all’altra in Water Steps: un’elegante combinazione di due forme geometriche disegnate dal gruppo svedese FRONT. Basandosi su un gioco di specchi fra forme ed elementi, sottolinea il potenziale emotivo dell’elemento naturale dell’acqua su superfici metalliche, in termini non solo estetici ma ad esempio anche acustici.

Zen, disegnato dal duo italo-danese GamFratesi, reinterpreta la classica fontana in legno giapponese. Con la sua forma minimalista e l’acqua che scorre raffigura il collegamento tra la natura e l’acqua stessa.

Mimicry di Jean-Marie Massaud simboleggia l’armonia tra un paesaggio architettonico disegnato dall’uomo e l’elemento naturale rappresentato dall’acqua. Il forte impatto del materiale (marmo) e l’utilizzo di semplici forme geometriche suggeriscono una connessione antica fra l’emozione del monumento e quella dell’elemento.

Le cinque visioni proposte da Axor WaterDream affrontano il desiderio di individualità in continua evoluzione, l’emotività e le esperienze sensoriali negli ambienti in cui l’acqua interagisce con noi.