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Case dell’acqua: sì, purché…

Mercoledì 4 maggio, presso il Ministero della Salute - Area congressuale, in viale Giorgio Ribotta 5, Roma, si terrà un workshop sulle tematiche di sicurezza sanitaria correlate alle case dell’acqua, che in molti Paesi europei e segnatamente in Italia si stanno moltiplicando nei Comuni

Durante la giornata si metteranno a fuoco le problematiche tecniche e sanitarie connesse con l’installazione e la gestione di sistemi per il trattamento delle acque potabili in punti per l’erogazione diretta multiutenza ai consumatori finali (case dell’acqua). In particolare ci si soffermerà sulle normative vigenti ai fini di tutela sanitaria dei consumatori e sulle responsabilità da esse attribuite in primo luogo ai sindaci e alle Amministrazioni Comunali che da loro dipendono, ai costruttori, agli installatori e ai gestori di tali sistemi, nonché dei gestori delle reti idriche che li alimentano.

Il sindaco o l'assessore con delega all'ambiente sono tenuti a fare valere il proprio ruolo istituzionale pubblico assumendosi la responsabilità diretta della custodia e della preservazione della risorsa e a prevenire atti vandalici. I costruttori di componenti e sistemi di trattamento sono invece tenuti a garantire, per le rispettive competenze, che il prodotto finale del loro lavoro sia conforme alle norme relative ai materiali destinati al contatto con l’acqua per il consumo umano e tale da consentire i successivi interventi di controllo, verifica di buon funzionamento, manutenzione e sostituzione delle parti soggette ad usura o a ricambio.

Le autorità amministrative locali e degli enti gestori di acquedotto (a seconda dei contratti regolanti il rapporto di questi ultimi con le Amministrazioni) nonché, nel caso di sistemi inseriti in centri commerciali a valle dei contatori di allacciamento all’acquedotto, degli operatori economici del settore alimentare, tutti questi soggetti sono responsabili, per legge, di erogare ai consumatori finali utilizzanti gli impianti da loro amministrati acqua potabile conforme ai requisiti di legge.

Gli installatori di sistemi di trattamento multipulenti sono responsabili di assicurare le corrette prassi di installazione e collaudo e di fornire una adeguata consulenza tecnica ai propri committenti al fine di non compromettere le performances effettive dei sistemi installati.

E infine gli organi di controllo ufficiali ai fini di prevenzione sanitaria sono preposti alla verifica del rispetto delle norme inerenti la materia, da parte dei soggetti giuridici in causa, per le rispettive competenze. Le autorità sanitarie occupantisi di prevenzione primaria, inoltre, hanno tra i loro compiti istituzionali quelli di diffondere tra la popolazione una informazione ed una educazione sanitaria utile a far conoscere i principi scientifici, comportamentali e di diritto su cui si fonda la tutela della salute in relazione al consumo alimentare di acqua.