Certificazioni F-Gas e normativa F-Gas: aggiornamenti e requisiti

La normativa F-Gas è centrale per comprendere la validità e gli obblighi delle certificazioni esistenti. In questo articolo, esploriamo come il regolamento F-Gas influenza le certificazioni e quali sono le future disposizioni legislative in Italia.

La normativa F-Gas stabilisce che le certificazioni attuali restano valide fino a nuove disposizioni in modo da garantire continuità alle attività di manutenzione e installazione. La pubblicazione del DPR che formalizzerà la nuova disciplina F-Gas non determinerà l’immediata perdita di valore dei certificati esistenti, come chiarisce il Regolamento 2024/573, che all’Articolo 10 paragrafo 9 specifica la validità degli attestati rilasciati secondo il regolamento 517/2014. Pertanto, i tecnici potranno continuare a operare fino al 12 marzo 2027 con le certificazioni attuali, tenendo presente che potrebbero essere richiesti aggiornamenti o nuovi esami, in conformità con la futura normativa F-Gas. Un aspetto importante riguarda il passaggio alla certificazione per gas diversi dagli HFC, come HFO, HC, CO2 e NH3, che sarà obbligatorio dopo il 12 marzo 2029.

La normativa F-Gas attuale consente di operare su gas a idrofluorocarboni fino a questa data, ma bisogna considerare anche gli impatti sui tecnici e le aziende coinvolte. La futura disciplina promette requisiti più stringenti, con nuove certificazioni di tipo A1 e A2, che permetteranno di operare anche su HFO e idrocarburi, ma comporteranno anche maggiori oneri tecnici ed economici. In conclusione, la normativa F-Gas sta evolvendo, e sarà fondamentale seguirne gli sviluppi per assicurare la conformità normativa e la sicurezza degli impianti. La legitimità delle certificazioni esistenti e gli obblighi di aggiornamento, così come le problematiche legate a impianti complessi come i VRF, sono temi che richiedono attenzione continua, in un quadro regolamentare che si sta precisando grazie alla futura attuazione del nuovo DPR.

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