
Quando si lavora su un climatizzatore split è importante per la sicurezza e l’ambiente il recupero gas refrigerante dalle tubazioni flessibili di collegamento al circuito frigorifero, un intervento da svolgere evitando dispersioni. Vediamo come procedere, completando la descrizione delle operazioni per il recupero gas refrigerante, la quale è stata parzialmente trattata nell’articolo precedente.
Se la fortuna assiste il frigorista
Nel precedente tutorial di maggio abbiamo spiegato come svuotare completamente la frusta collegata alla bassa pressione del circuito frigorifero di un climatizzatore split. Questa procedura permette, anche, di recuperare gas refrigerante da altre fruste utili per operazioni come la carica completa, il reintegro di refrigerante, la misura della pressione di funzionamento o il calcolo del surriscaldamento. Oltre alle fruste, possiamo pensare anche allo svuotamento del gruppo manometrico, strumento indispensabile per gestire efficacemente il recupero gas refrigerante e le operazioni sul circuito. In alcuni modelli di apparecchiature, il circuito dello split prevede anche un attacco di alta pressione all’interno dell’unità esterna, un’accessibilità che si rivela una vera fortuna per il tecnico nel processo di recupero gas refrigerante.
Recupero gas refrigerante con attacco di alta pressione
Se nell’apparecchiatura è previsto l’attacco di alta pressione, il recupero gas refrigerante può avvenire in modo più rapido, poiché permette di movimentare il fluido esclusivamente in fase liquida. Infatti, il refrigerante viene prelevato dalla bombola e immesso nel circuito senza dover strozzare il flusso con valvole, come invece si fa con la carica liquida dalla bassa pressione. Questo metodo di recupero gas refrigerante è molto più efficiente, sfruttando la maggiore densità della fase liquida rispetto a quella gassosa, che consente di movimentare quantità maggiori in minor tempo. L’attacco di alta pressione è fondamentale anche per verificare il sottoraffreddamento, operazione che richiede la misura della pressione di condensazione tramite il collegamento del manometro di alta pressione al circuito.
Svuotamento della frusta di alta pressione
Al termine dell’intervento di recupero gas refrigerante, una parte del gas può ancora rimanere nella frusta di alta pressione, insieme a quella di bassa. Per ottimizzare il recupero, si consiglia di impiegare entrambi gli attacchi. Tenendo presente che, tipicamente, la frusta di bassa pressione si collega all’attacco di sinistra del gruppo manometrico, e quella di alta pressione all’estrema destra, si può mettere in comunicazione le due fruste usando il gruppo manometrico, attraverso le valvole laterali e la camera centrale con la spia. La differenza di pressione tra le due fruste permette al refrigerante liquido di spostarsi dalla frusta di alta pressione a quella di bassa pressione, fino a raggiungere un equilibrio. Una volta che le pressioni si sono equalizzate, si può riaccendere il climatizzatore, chiudendo la valvola sul tubo di ¼ di pollice per evitare perdite di refrigerante. Aprendo la valvola di uscita della frusta di bassa pressione, l’aspirazione del compressore risucchierà tutto il refrigerante rimasto nel circuito, inclusa la frusta di alta pressione.
Messa in vuoto di tutti i collegamenti per il recupero gas refrigerante
Dopo aver collegato e svuotato le fruste, si procede con la fase di messa in vuoto, come illustrato nella prima parte del tutorial. La differenza sta nel fatto che il livello di pressione iniziale sarà più alto, dato che si parte da una pressione intermedia tra quella delle due fruste (tra 8,5 e 20 bar, per esempio). Quando i manometri segnano un’ulteriore diminuzione della pressione, si chiudono i rubinetti delle fruste e si chiude rapidamente anche il rubinetto sul tubo di ¼ di pollice per evitare che il compressore lavori inutilmente in vuoto. Le fruste si scollegano dagli attacchi dello split, mantenendo il collegamento al gruppo manometrico, che ora resta in condizioni di vuoto. Questo procedimento consente di preparare le attrezzature per interventi successivi senza la necessità di ritarare o svuotare nuovamente le fruste, migliorando l’efficienza e riducendo i tempi di lavoro.
Consigli e controlli finali per il recupero gas refrigerante
Per garantire un recupero gas refrigerante completo e preciso, è consigliabile utilizzare fruste dotate di rubinetti a sfera a almeno un’estremità, preferibilmente quella collegata alla valvola di servizio sull’unità esterna. Questi rubinetti permettono di bloccare il flusso di refrigerante prima di scollegare le attrezzature, assicurando l’assenza di perdite involontarie. Inoltre, è buona norma verificare che le guarnizioni degli attacchi siano in ottime condizioni, senza rotture o deterioramenti, per mantenere una tenuta stagna. Dopo lo scollegamento delle fruste, si può controllare visivamente che le estremità siano prive di tracce di olio o refrigerante che possano indicare perdite o piccoli danneggiamenti alle guarnizioni. Altra verifica fondamentale riguarda il premispillo sulle estremità delle fruste, dotato di guarnizioni in Teflon, per assicurare una buona tenuta dell’attacco e prevenire fughe di gas refrigerante durante il recupero.
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