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Climatizzazione del nuovo stabilimento Dior

A Fossò, in provincia di Venezia, una rilocalizzazione industriale ha interessato un edificio manifatturiero oggi riconvertito alla produzione di calzature di alta gamma per il marchio Dior. Per il nuovo stabilimento è stata scelta la tecnologia Trox

Manufactures Dior srl, committente privata dell’intervento, ha previsto la riqualificazione estetica e prestazionale dell’immobile, con l’obiettivo primario di un miglioramento delle condizioni di lavoro, del benessere e della sicurezza degli addetti alle lavorazioni.

In quest’ottica, si è data molta importanza all’impianto di estrazione e distribuzione dell’aria. In particolare, per ogni ambiente del complesso, sono state realizzate differenti tipologie di impianto di climatizzazione e di trattamento dell’aria.

Per la zona capannone/produzione e per la zona modelleria e laboratorio sono stati realizzati due impianti di climatizzazione a tutt’aria, alimentati da unità di trattamento aria dedicate (portata aria in mandata pari a 33.000 mc/h per il primo, 11.000 mc/h per il secondo), installate all’esterno in copertura e dotate di sezione di ripresa (portata 13.500 mc/h e 9.000 mc/h) e recupero calore.

È stato scelto di effettuare una climatizzazione a tutt’aria per l’area produttiva per poter immettere una grande quantità d’aria e bilanciare così l’elevato quantitativo d’aria estratta, al fine di controllare il rischio chimico derivante dalla presenza di sostanze utilizzate in alcune fasi di lavorazione (solventi e adesivi per la pulizia e l’incollaggio dei prodotti finiti) e il rischio derivante da atmosfere potenzialmente esplosive connesse alla presenza di polvere di cuoio.

Per gli uffici del reparto produzione e annessi ai magazzini è stato installato un impianto a ventilconvettori a due tubi per il condizionamento estivo e invernale e un impianto ad aria primaria con unità di trattamento aria dedicata (portata aria in mandata pari a 8.000 mc/h) e installata all’esterno in copertura, dotata di sezione di ripresa (portata 7.200 mc/h) e recupero calore.

Per la zona mensa, cucina e locali annessi l'impianto di climatizzazione è a ventilconvettori a due tubi per il condizionamento estivo e invernale e impianto ad aria primaria, alimentato da due unità di trattamento aria canalizzabili dedicate e installate entro i controsoffitti dei locali e da un’unità termoventilante per riscontro al funzionamento della cappa della cucina (quest’ultima esclusa dall’appalto).

Infine, per gli uffici amministrativi in testata del complesso, l'impianto è a ventilconvettori a due tubi per il condizionamento estivo e invernale, con ricambi d’aria garantiti dalla ventilazione naturale.

Il progettista, l'ing. Enrico Fabris, AI Engineering, Torino, commenta: “Focus del progetto era il controllo e bilanciamento ‘in continuo’ delle portate aria di immissione ed estrazione legate al processo industriale. La tecnologia Trox ha permesso di raggiungere tale obiettivo egregiamente, ottemperando con una precisione difficilmente credibile anche solo sulla carta e permettendo di fare interagire sistemi tecnologicamente eterogenei, quali l’estrazione dell’aria di tipo industriale e l’immissione dell’aria di riscontro”.