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L'Internet of Things di BTicino

BTicino, capofila del Gruppo Legrand in Italia e specialista delle infrastrutture elettriche e digitali dell’edificio, presenta la sua strategia per l’Internet of Things e gli oggetti connessi

“L’Internet of Things sta conquistando praticamente tutti gli aspetti della vita delle persone: dalla salute, ai trasporti, al commercio, al tempo libero e soprattutto la casa e gli edifici per i quali si apre una nuova era. Per BTicino, l’Internet of Things rappresenta un’opportunità per portare maggiore valore ai propri utenti sia privati che professionali. La capacità di comunicare deve aumentare il valore d’uso, garantendo un vero plus a lungo termine”, ha commentato Franco Villani, amministratore delegato e direttore commerciale di BTicino, nel corso di una conferenza stampa a Milano.

“In realtà BTicino è già impegnata nella rivoluzione dell’Internet of Things, infatti nel 2014 BTicino e Legrand hanno realizzato 200 milioni di euro di fatturato con oggetti connessi”, ha sottolineato Paolo Perino, presidente di BTicino e direttore della Business Unit Building Systems del Gruppo Legrand.

Secondo quanto affermato da Mc Kinsey, si stima che l'Internet of Things possa generare un fatturato tra 3.9 e 11.1 miliardi di dollari annui entro il 2025.

Anche Cisco ritiene che la rivoluzione tecnologica IoT sia destinata ad impattare tutti i settori – salute, trasporti, commercio, energia, ambiente, tempo libero e in maniera significativa, ovviamente, anche agli edifici connessi – e che dai 14 miliardi di oggetti connessi nel mondo nel 2014 si dovrebbe passare ai 50 miliardi nel 2020.

Convinta che l’Internet of Things s’imporrà come standard, BTicino punta oggi ad accelerare lo sviluppo dell’offerta di prodotti connessi lanciando il programma Eliot, nome nato dalla fusione delle parole ELectricity e dell’acronimo IOT di Internet Of Things.

“Entro il 2020”, ha dichiarato Perino, “pensiamo di raddoppiare il numero delle famiglie di oggetti connessi e prevediamo che la nostra offerta registri una crescita media a 2 cifre da qui al 2020”.

Il programma Eliot punta a far evolvere l’offerta BTicino inserendo soluzioni IOT laddove questo comporti un aumento del valore d’uso per l’utilizzatore, sia esso professionale o finale. Il marchio ELIOT andrà quindi ad indicare tutti i prodotti BTicino che rientrano nella famiglia degli oggetti connessi o che possono essere connessi.

Il programma coinvolge tutti i team Legrand e BTicino nel mondo: dalla R&S alla produzione, fino alla commercializzazione. In particolare, l'azienda fa affidamento su oltre 2.000 progettisti, di cui ben 750 impegnati nello sviluppo dell'offerta di soluzioni digitali e su una decina di siti di produzione specializzati nelle soluzioni elettroniche.

Tra i prodotti BTicino ELIOT vi sono ad esempio:

  • Videocitofono Classe 300 con cui è possibile interagire, anche via smartphone e tablet, con chi suona al portone, scoprendo in tempo reale chi ci ha cercato.
  • Salvavita Stop & Go che informa a distanza l’utilizzatore di eventuali scatti intempestivi del Salvavita, permettendo la verifica del corretto ripristino del dispositivo e segnalando se sia invece necessario l’intervento di un tecnico qualificato.
  • Cronotermostato Connesso che consente la gestione dell’impianto termico tramite app, semplificando la programmazione delle accensioni e degli spegnimenti.
  • Telecamere con sensore che possono segnalare e visualizzare a distanza la presenza di un intruso, consentendo all’utilizzatore di discriminare tra un allarme vero e uno falso.
  • Gestione d’illuminazione, tapparelle avvolgibili, tende e veneziane tramite il gateway del sistema wireless BTicino che rende “intelligenti” anche le case esistenti ed è quindi ideale per ristrutturazioni senza interventi sulle opere murarie.
  • Visualizzazione dei consumi energetici, composta da un insieme di sensori e prese intelligenti, che permette di misurare il consumo energetico, di seguirne l’evoluzione e di ideare scenari di risparmio, in locale e da remoto.
  • Sistema multi-room di componenti audio hi-fi NuVo, che permette di gestire la musica all’interno della casa attraverso una app, attingendola sia dalle librerie salvate su dispositivi mobili o fissi, sia dai servizi streaming come Spotify o Deezer.

Secondo Villani  il programma Eliot si avvantaggerà dei due principali “fattori di successo” di BTicino: la capillarità dei partner sul territorio e la professionalità della rete di vendita e di consulenza.

Un altro aspetto messo in luce nel corso dell'incontro è che le soluzioni basate su Internet of Things devono essere in grado di comunicare tra loro, per questa ragione è importante riuscire a parlare un linguaggio comune. A questo proposito, BTicino e il Gruppo Legrand sono attive all’interno delle alleanze internazionali quali AllSeen Alliance (che punta a definire standard di comunicazione ed interoperabilità) e ZigBee Alliance, standard di comunicazione senza fili dell’edificio.

Nell'ambito di Eliot, il Gruppo intensifica le partnership con start-up di punta dell’innovazione con l’obiettivo di potere arricchire le applicazioni quali la gestione dell’energia, del clima, o l’assistenza all’autonomia.

Attraverso l'Internet of Things di BTicino “Vogliamo offrire maggiore semplicità, facilitando ai consumatori la comprensione e la gestione dei dispositivi, ha spiegato Davide Colombo, responsabile Marketing Domotica e Terziario di BTicino. “Puntiamo inoltre a democratizzare l'accesso alle funzioni evolute, consentendo di installarle all'interno del parco abitativo esistente, senza la necessità di posare complesse infrastrutture”. 

L'intento è anche quello di far sì che il cliente possa adattare le funzionalità dei dispositivi alle proprie particolari esigenze attraverso un'interfaccia chiara e personalizzata, nonché disporre di uno strumento – la connessione – che in ambito terziario garantisca maggiore affidabilità e rapidità di manutenzione.

“Gli oggetti connessi forniscono un valore aggiunto all’utilizzatore proponendo servizi complementari, automatizzando i processi, riducendo i tempi di risposta, rilevando uno stato e modulando eventuali decisioni”, ha commentato Colombo.

“I prodotti connessi semplificano la vita ad esempio tramite la manutenzione preventiva, i comandi a distanza e i sistemi di protezione per gli edifici. Gli oggetti connessi si imporranno soltanto se garantiranno un vantaggio duraturo, profondo e affidabile all’utilizzatore”.

Nelle foto 5, 6 e 7 rispettivamente Paolo Perino, Franco Villani, Davide Colombo.