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Pedrollo contro la contraffazione

Pedrollo combatte anche sul web la piaga della contraffazione. Il colosso cinese dell’e-commerce Alibaba accetta di fermare i venditori di merce “pirata”. In sei mesi bloccati 360 mila prodotti falsi del valore di 13 milioni

La contraffazione è una delle piaghe del commercio mondiale e danneggia soprattutto le imprese di qualità, indebolendone il brand e causando perdite significative.

Alla veronese Pedrollo, tra i principali produttori di elettropompe, la contraffazione erode il 40% del fatturato, pari a circa 60 milioni l'anno su un giro d'affari di 160.

Ma la costante innovazione dei prodotti e la strategia di denunciare e perseguire appena possibile i falsari sta dando buoni frutti, con sequestri, condanne e distruzione delle pompe false (nella foto un esempio). E la linea di difesa ora comprende anche il commercio elettronico.

“La quantità di prodotti contraffatti venduta on line è spaventosa – spiega l’amministratore delegato Alessandra Pedrollo –, ma questo finisce per colpire anche i grandi intermediari come la piattaforma Taobao del colosso Alibaba, che è quindi obbligata a vigilare sui grossisti e deve impegnarsi a far loro rispettare un codice di condotta. Se questi non lo fanno ricevono prima un richiamo, poi l’account si blocca per otto giorni, e se insistono viene chiuso per sempre. I primi risultati sono incoraggianti”.

Nei primi sei mesi di attività la Pedrollo ha ottenuto la rimozione di quasi 3200 inserzioni postate da 125 venditori, che sono stati bloccati. Sul mercato stavano finendo 360 mila elettropompe false per un valore di 13 milioni di euro.

Il prodotto più colpito (l’84% delle segnalazioni) era la JSW, una delle pompe di maggiore successo dell’azienda veronese, che ha attivato le verifiche col supporto di una società incaricata di incrociare le vendite on line con i prodotti brevettati e di segnalarli ad Alibaba.