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Mercato dell’impiantistica in crescita a traino dell’edilizia

Parlando di mercato dell’impiantistica, nel presentare l’11° rapporto congiunturale e previsionale del Cresme sul comparto impiantistico italiano per il triennio 2025-2027, è stato sottolineato come il settore impiantistico continui a guadagnare peso sul totale delle construzioni, arrivando al 27,3 %.

Il mercato a livello europeo nel 2024 ha segnato una nuova contrazione, con la produzione scesa a 603 miliardi di euro, il 2,1% in meno rispetto al 2023 (a valori costanti). “Questo risultato – ha sottolineato Lorenzo Bellicini, direttore del Cresmeconferma il calo avviato nel 2023 (-0,6%), che aveva interrotto un trend di crescita sostenuta che, al di là della battuta di arresto dell’anno pandemico, proseguiva dal 2014”.
Tuttavia, il mercato dell’impiantistica continua a guadagnare peso all’interno del comparto edilizio: nel 2024, infatti, l’output lordo aggregato delle costruzioni ha subito un calo più marcato (-2,5%), portando la quota dell’impiantistica al 27,3% del totale, in crescita rispetto al 25,9% del 2019.
In questo contesto, l’Italia si conferma seconda in Europa per valore della produzione impiantistica, con 92,3 miliardi di euro, preceduta dalla Germania (167,5 miliardi) e seguita dalla Francia (79,7 miliardi).

Il mercato si stabilizza

Nel mercato dell’impiantistica 2024, il comparto delle apparecchiature per la climatizzazione e il trattamento dell’aria – che comprende la produzione di caldo e freddo, oltre al controllo della qualità dell’aria – ha registrato un assorbimento di circa 4,2 milioni di unità, segnando un incremento del 3,8% rispetto al 2023. L’anno precedente aveva chiuso con un calo significativo del -11,5% rispetto al 2022. Questa dinamica è stata fortemente influenzata dalla contrazione del comparto termico a combustibile, che ha segnato un ulteriore -3,9% nel 2024, dopo il -14,4% del 2023. Si chiude così il biennio post-Superbonus, durante il quale il settore aveva beneficiato di una crescita complessiva del +51% tra il 2020 e il 2022.
Al contrario, il comparto delle tecnologie elettriche per la climatizzazione ha mostrato una crescita sostenuta: dopo il calo del -8,8% nel 2023, il 2024 ha registrato un rimbalzo del +10,3%. Anche in questo caso, il biennio 2021-2022, sostenuto dagli incentivi, aveva visto un’espansione del +47%. Le previsioni per il 2025 e gli anni successivi indicano una stabilizzazione del mercato, con volumi che dovrebbero mantenersi sopra i 4,2 milioni di unità annue fino al 2027.

Mercato delle costruzioni 2025 in crescita

Nel dettaglio, per il 2025 si prevede una crescita complessiva del +3,0% nel settore della climatizzazione ambientale, trainata soprattutto dal comparto del condizionamento e delle pompe di calore, atteso in aumento del +9,4%. Al contrario, la produzione di calore da combustibili dovrebbe subire un’ulteriore contrazione del -5,8%. Nel medio termine, si prevede una fase di stabilità: le vendite dovrebbero calare lievemente del -0,7% nel 2026 e del -0,8% nel 2027.