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Opportunità e vincoli per la riqualificazione energetica

La tematica al centro del convegno, la Riqualificazione Energetica degli edifici, è state declinata sotto diversi aspetti approfonditi dai tanti relatori che hanno preso parola nel corso del pomeriggio. Momento clou del convegno, è stata senza dubbio la dichiarata apertura di Regione Lombardia nel creare un tavolo di confronto con Rete Irene finalizzato a pianificare la migliore strategia per sviluppare la tematica della Riqualificazione Energetica così importante per il territorio e il patrimonio immobiliare lombardo.

L’evento, moderato da Maurizio Melis – giornalista scientifico del Sole 24 Ore, si è aperto con Pierfrancesco Maran – Assessore a Urbanistica, Verde e Agricoltura che ha sottolineato il caso drammatico vissuto dalla città di Milano in termini di inquinamento dell’aria, posizionata tra le peggiori città a livello europeo. L’Assessore ha evidenziato l’importanza di fare rete affinché i piani proposti possano funzionare realmente: senza il contributo di ogni singola parte sarà sempre impossibile realizzare un reale e concreto cambiamento.

Ha preso poi parola Barbara Meggetto – Presidente di Legambiente Lombardia che ha sottolineato come la partecipazione di Legambiente al convegno promosso da Rete Irene abbia avuto l’obiettivo di confrontarsi con la dimensione privata dell’abitare, per favorire processi di rinnovamento edilizio volti a rendere le case più confortevoli e più efficienti. La politica ha certamente il dovere di promuovere servizi in grado di migliorare la qualità della vita dei cittadini, ma la lotta al cambiamento climatico parte innanzitutto dalla consapevolezza che anche l’azione del singolo ha effetti sull’ambiente circostante.

Manuel Castoldi (nella foto) – Presidente di Rete Irene ha invece voluto presentare un bilancio di ciò che è accaduto ad un anno e mezzo dall’entrata in vigore dei Decreti sui Requisiti Minimi, ponendo l’attenzione su un dato significativo: il valore potenziale del mercato della Riqualificazione Energetica per la Lombardia si attesta oltre i 40 miliardi di euro. “Sicuramente oggi il fatto che la Riqualificazione sia una reale opportunità è una certezza indiscutibile. Tuttavia alcuni dubbi rimangono e sono per lo più assimilabili alla consapevolezza che non si è ancora entrati nella giusta modalità per fare realmente il tanto atteso e sognato cambiamento culturale di cui abbiamo bisogno” – ha dichiarato il Presidente di Rete Irene aggiungendo rivolto alla platea – “Dal 30 luglio 2015 al 12 gennaio 2017 la Regione Lombardia ha posto dei vincoli e dei paletti a volte risultati insormontabili, risolti in parte grazie alle solleciti, non solo di Rete Irene ma di tanti altri attori coinvolti. Oggi manca solo l’ultimo passo: chiediamo che si trovi una forma di correzione del calcolo delle «U limite» e della loro verifica relativa alle pareti verticali opache degli interventi di Riqualificazione; lo chiediamo dalla posizione di chi è immerso ogni giorno nelle problematiche pratiche che si riscontrano sugli edifici esistenti, a nome di tutti i professionisti che quotidianamente si scontrano con questo problema di difficile soluzione”.

Dopo l’intervento di Manuel Castoldi hanno preso parola Valeria Erba, Presidente di Anit che si è concentrata sul Decreto 2456 del 08/03/2017, oggi il riferimento per l’efficienza energetica in Lombardia, approfondendo le modalità di applicazione dei requisiti e fornendo una spiegazione esaustiva su come affrontare il quadro normativo con un confronto con i decreti nazionali (D.M. 26.06.2015).

Successivamente è intervenuto Fabio Bonalumi, consigliere del Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali laureati delle Province di Milano e Lodi che ha sottolineato come: “I provvedimenti sono spesso troppo ambiziosi e generano un’inefficace gestione dell’obiettivo, con il rischio concreto di non coglierlo; le norme sono sempre più ricche di formule, spesso di difficile comprensione, che rischiano di farle diventare uno strumento di analisi o di studio e non di lavoro. Questa complessità genera dipendenza dai programmi di calcolo: strumenti preziosi e necessari, ma da impiegare con cura, scegliendo con attenzione i dati di input e esaminando con attento spirito critico i risultati. Se da un lato i tecnici devono impegnarsi nell’aumentare le proprie conoscenze e, in generale, migliorare per rispondere a nuovi ambiziosi obiettivi, dall’altro è auspicabile un processo di semplificazione delle norme, abbinato a una maggiore attenzione al contesto al quale dovranno essere applicate, soprattutto se riferito a ciò che è esistente”.

Il culmine del convegno, come già detto, si è raggiunto con l’intervento di Armando De Crinito, Direttore Generale Vicario Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia che ha accolto positivamente la proposta lanciata da Manuel Castoldi in merito all’apertura di un tavolo operativo di lavoro affinché ci sia una reale sollecitazione al cambiamento indirizzata ai vertici del sistema.

 

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