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Covid-19. Tecnici di Engie Italia in prima linea nelle strutture ospedaliere

I tecnici ENGIE Italia sono in prima linea nelle strutture ospedaliere per contribuire alla continuità operativa dei luoghi e alla sicurezza dei degenti e degli operatori sanitari a fronte dell'emergenza coronavirus (Covid-19).

In prima linea nella lotta contro il Covid-19 a fianco degli operatori sanitari anche i colleghi di ENGIE Italia che ha in gestione 86 presidi ospedalieri e, tra questi, l’Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, gli Ospedali Buzzi, San Paolo e Sacco di Milano, gli Ospedali Orzinuovi e Iseo in provincia di Brescia, l’Ospedale di Chiari, l’Azienda Ospedaliera di Padova, solo per citarne alcuni.

Il personale sul posto, oltre 650 tecnici in tutta Italia, ne presidia h24 e ne garantisce il funzionamento mediante i servizi tecnologici ed energetici.

Si tratta di interventi essenziali e vitali al mantenimento della piena funzionalità dei nosocomi.

Tra le operazioni più delicate e a rischio c’è la filtrazione dell’aria, fondamentale per mantenere i livelli di qualità dell’aria soprattutto nelle zone più esposte ai pazienti in terapia intensiva o ricoverati nei reparti del Covid-19.

«Il presidio dei tecnici è rimasto inalterato, nonostante le ore drammatiche che sta vivendo l’Italia a causa della diffusione del Covid-19» – afferma Damien Térouanne, CEO Engie Italia – «I nostri operatori sono formati per affrontare situazioni anche critiche e hanno sempre dimostrato totale dedizione al proprio ruolo e siamo loro grati sia come colleghi, sia come cittadini. A loro, come agli operatori sanitari, va il nostro ringraziamento per la tenacia e il profondo senso di responsabilità».

Tutti i tecnici agiscono seguendo le procedure aziendali per garantire la sicurezza personale e agli operatori sanitari e pazienti di poter lavorare ed essere assistiti in questa fase così delicata dell’evoluzione del virus.

 

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