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Le stime sulla produzione e le proposte di ANIE per il rilancio

L’impatto della pandemia si sta rivelando devastante per l’intero sistema economico e anche le industrie ANIE non sono state risparmiate, lo confermano i dati dell’osservatorio sul mercato delle tecnologie della Federazione.

Nei mesi gennaio-giugno il 71% delle imprese del campione preso in esame da ANIE segnalano un calo del fatturato nel confronto con i sei mesi precedenti. Le stime sul secondo semestre dell’anno intercettano la riapertura delle attività successiva al lockdown: scende al 33% la quota delle aziende che dichiarano un’ulteriore flessione del fatturato. Sul fronte occupazionale emergono segnali di stabilità su entrambi i semestri per oltre il 70% delle imprese. La lieve ripresa sul secondo semestre non attenua le pesanti perdite attese in chiusura d’anno: il 71% delle imprese del campione stima sull’intero anno 2020 un calo del fatturato (calo a due digit per il 40% delle aziende).

Proprio l’emergenza sanitaria ha reso sempre più evidente che la trasformazione digitale e l’innovazione tecnologica possono aiutare  la ripresa economica del Paese. Le restrizioni alle attività fanno comprendere l’esigenza di considerare la digitalizzazione come elemento primario: per il 65% delle imprese la necessità di ripensare l’attività lavorativa sta sostenendo gli investimenti in nuove tecnologie digitali. In un’ottica di più lungo periodo, il 70% delle imprese ANIE ha compreso di dovere investire in tecnologie digitali anche oltre l’emergenza.

“La pandemia ha messo in evidenza l’importanza della digitalizzazione in tutti gli ambiti della nostra vita. Le imprese ANIE forniscono tecnologie che vengono impiegate ovunque dalla casa all’industria, dai trasporti alle infrastrutture energetiche e di comunicazione. Queste tecnologie  abilitanti la transizione digitale,  sono loro stesse elemento imprescindibile nella generazione e trasmissione di dati”, commenta il Presidente Busetto.

Le proposte di ANIE per il rilancio

Per le imprese di Federazione ANIE è essenziale progettare lo sviluppo della domanda nei mercati finali delle quattro aree di rappresentanza ovvero industria, building, energia, trasporti. La capacità di orientare le risorse europee e nazionali verso progetti concreti è quanto ANIE si  ripropone a supporto di Confindustria, chiedendo al Governo un quadro normativo chiaro che consenta alle imprese di accedere alle straordinarie risorse date dal Recovery Fund con rapidità ed efficacia. La tecnologia deve essere nuovamente al centro del dibattito sulla ripresa e quindi viene posta al centro delle proposte.

01. Industria

Occorre riportare al primo gradino della priorità nazionale l’attenzione sull’Industria. Risorse significative del Recovery Fund vanno quindi utilizzate per favorire il processo di digitalizzazione. “Come Federazione ANIE, in primo luogo, chiediamo un rafforzamento del Piano Transizione X.0 in termini di aumento delle aliquote e dei massimali di spesa degli incentivi fiscali (beni materiali, immateriale e R&S). Riteniamo poi indispensabile un prolungamento del periodo finanziato con una copertura economica assicurata per tre, possibilmente cinque anni”.

Impulso e premialità per una robusta fase iniziale nel corso del 2021 per favorire una spinta agli investimenti privati che auspichiamo superiori a quanto manifestato con il primo piano 4.0. Finanziabilità di progetti Industria 4.0 e Green, per la trasformazione digitale delle imprese. Progetti messi a punto dal Governo per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza trovano ANIE allineata con la volontà di aiutare le tecnologie abilitanti: intelligenza artificiale, blockchain, 5G e l’infrastrutturazione della rete con la banda ultra-larga, fondamentale elemento nella transizione verso l’industria 4.0.

2. Building

Il processo di digitalizzazione che ha interessato il settore industriale deve arrivare velocemente nel settore delle costruzioni. “Come Federazione ANIE chiediamo che Casa 4.0 sia una priorità del Governo garantendo una parte dei fondi e una sua introduzione nella prossima legge di bilancio. Quindi, innanzitutto che il meccanismo del super bonus si applichi (oltre che alla domotica, impianti fotovoltaici e ricarica elettrica) anche a tutte le tecnologie, apparecchiature, soluzioni impiantistiche innovative, intelligenti ed energeticamente performanti (impianti di sicurezza, illuminazione, ascensori, fino agli elettrodomestici). Inoltre, che si riconsideri di introdurre nell’ordinamento nazionale l’indicatore digitale (SRI), ovvero l’indicatore di valutazione dell’intelligenza di un edificio previsto nella legislazione europea che consentirebbe di avere un parametro per misure il grado di interconnessione degli edifici, aumentandone anche il loro valore”.

3. Energia

Decarbonizzare il settore energetico è una sfida senza precedenti e grazie all’innovazione tecnologica si stanno compiendo grandi progressi. “Come Federazione chiediamo al Governo che metta in campo una serie di misure concrete per attuare quanto già oggi previsto dal Piano Nazionale Clima ed Energia (PNEC). Iniziando dalla semplificazione burocratica e autorizzativa che blocca l’apertura di tanti cantieri di impianti a fonti rinnovabili in tutta Italia. Inoltre, serve fornire supporto economico per gli impianti di piccola taglia e per il recupero ambientale di quelle aree “dismesse” che necessitano di bonifica, altresì, serve impiegare altre aree che possano accogliere anche il fotovoltaico a terra. Eolico, fotovoltaico, sistemi di accumulo e mobilità elettrica sono elementi fondanti del PNIEC e andrebbe seriamente valutata una misura che promuova la filiera produttiva di componenti e sistemi innovativi, ivi incluse le batterie. Analogamente lo sviluppo infrastrutturale delle reti necessita di maggiori investimenti in ottica smart grid. Quanto all’efficienza energetica vi sono tecnologie, oggi escluse dalla detrazione, che potrebbero contribuire a traguardare gli obiettivi di riduzione dei consumi; si pensi agli impianti elevatori, di sicurezza, di illuminazione e agli elettrodomestici energeticamente performanti”.

4. Trasporti

Le industrie progettano, ingegnerizzano e producono i loro prodotti e sistemi in Italia. Sono molto attive nello sviluppo del sistema ERTMS (European Rail Traffic Management System), sistema interoperabile a livello europeo in grado di migliorare sicurezza, prestazioni, affidabilità, puntualità e di ridurre i costi di manutenzione. “Come Federazione chiediamo al Governo di garantire la copertura economica per la piena implementazione del piano di sviluppo ERTMS che permetterebbe di avere una rete all’avanguardia nel panorama europeo oltre che un’ampia ricaduta in termini economici sul sistema industriale italiano”.

anie.it