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BIM: i prodotti ceramici diventano smart

Il convegno, organizzato dalla Federazione Confindustria Ceramica e Laterizi e promosso dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Modena ha illustrato le infinite potenzialità della digitalizzazione del processo nel comparto delle costruzioni, individuando le opportunità da cogliere da parte sia delle imprese del settore ceramico che dei progettisti. L'approccio integrato, trasparente e circolare condurrà l'industria dei materiali da costruzione ad innalzare ulteriormente l'affidabilità del mercato con un'offerta di prodotti di qualità, garantita da requisiti prestazionali certi e durevoli nel tempo, individuabili da informazioni tecniche rapidamente accessibili e la cui conformità sarà facilmente verificabile, proprio grazie alle tecnologie digitali.

Con l’entrata in vigore del Dlgs n. 50 del 18 aprile 2016, ovvero il nuovo «Codice Appalti», è stato introdotto per la prima volta nel nostro Paese l’uso della modellazione elettronica e informativa per l’edilizia e le infrastrutture (BIM – Building Information Modeling). Tocca ora agli operatori del settore cogliere questa grande opportunità di innovarsi, attraverso modelli collaborativi e interoperabili, capaci di sostenere concretamente il rilancio delle costruzioni sia per i benefici dimostrati in termini risparmio di tempi e costi, sia per l’effettiva rispondenza e soddisfazione colta dalla committenza. A supporto di tali riflessioni sono stati invitati ad intervenire alcuni tra i maggiori esperti in tema di BIM.

Angelo Ciribini (Università degli Studi di Brescia) ha introdotto il BIM e il contesto normativo internazionale di riferimento, analizzando anche il Building Information Management (oltre al Modeling), per il rafforzamento della gestione strategica della fornitura, capace di innescare un reticolo di rapporti tra i micro e i macro operatori che il prof. Ciribini ritiene indispensabile anche per il superamento dell’interminabile crisi delle costruzioni.

Alberto Pavan (Politecnico di Milano) ha presentato lo stato d’avanzamento della norma UNI 11337, il risultato del programma di Innovazione industriale InnoVance ed in particolare le schede informative di prodotto: “Con l'approvazione delle prime parti della norma UNI, l'Italia si dota di una guida organica e condivisa sulla digitalizzazione del settore costruzioni e rafforza il suo ruolo ai tavoli normativi internazionali (ISO) ed europei (CEN)”.

Giuseppe Di Giuda (Politecnico di Milano) ha illustrato le tecnologie di realtà aumentata e realtà virtuale per la gestione tecnica delle informazioni, testimoniando l’utilità e gli indiscutibili vantaggi della digitalizzazione per l’intero settore delle costruzioni. Di Giuda ha sottolineato “il settore produce il 40% circa dei rifiuti solidi urbani, oltre che essere uno dei più energivori sia per quanto riguarda il processo produttivo e costruttivo, sia per il funzionamento degli edifici. È importante analizzare un dato sui consumi energetici per i diversi settori per capire quanto sia fondamentale che tutto il comparto delle costruzioni evolva con la transizione digitale”.

Vito Sirago (Arup) ha presentato il BIM dal punto di vista del progettista. Sono state portate all’attenzione del pubblico alcune esperienze vissute in prima persona nel prestigioso studio Arup in cui si è cercato di coadiuvare l’esperienza e la creatività di grandi firme dell’architettura con un approccio computazionale nato nell’era digitale, ma sempre attento ai cardini del disegnare, progettare e costruire. L’intervento ha spaziato da tematiche volte all’ottimizzazione delle forme articolate, alla realtà virtuale passando per progettazione parametrica e analisi energetiche complesse.

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