Attualità

Creare smart cities

Recenti studi (fonte ricerca di Frost & Sullivan) dimostrano come il trend sia l’urbanizzazione intelligente.

In Paesi come la Cina, con una popolazione tra le più numerose al mondo, e dove, entro il 2025, si potranno contare oltre il 50% delle città intelligenti a livello globale, è stimato che i progetti finalizzati alla realizzazione di smart cities saranno in grado di generare un valore di circa 320 miliardi di dollari. Lo stesso trend è previsto sia in America del Nord sia in America Latina.

Ma l’Europa non è da meno: la Commissione Europea è profondamente attiva in questo senso e gli investimenti in progetti per le città intelligenti raggiungeranno livelli tra i più ragguardevoli al mondo.

Smart City vuol dire sostenibilità ambientale, economica e sociale. Infrastrutture e servizi pensati mettendo al centro il cittadino e le sue esigenze: un ambiente più sano, vivibile e sicuro, una burocrazia più veloce, servizi mobilità punto-punto, sanità più veloce ed efficace e ovviamente connessione ad alta velocità ovunque. Per rispondere a queste esigenze è necessario mettere in moto un meccanismo di profonda trasformazione che richiede sì competenze tecnologiche, ma soprattutto una visione di lungo termine e una progettualità che metta a fattor comune l’obiettivo di generare valore per il cittadino, attraverso la compartecipazione di industria, enti e istituzioni.

Per Roberto Loiola, AD Sirti SpA, azienda specializzata nella progettazione, realizzazione e manutenzione di grandi reti di telecomunicazione, attiva anche nel settore energia, “serve una regia, una capacità di progettazione integrata e una visione a lungo termine per lo sviluppo sostenibile delle smart cities”.

L’Italia è nel pieno del progetto Banda Ultralarga che porterà la rete in fibra ottica in più di 7000 comuni italiani, e sarà piattaforma abilitante per la diffusione massiva dell’internet delle cose (IoT) e di tutti i futuri servizi digitali. Purtroppo però vive con difficoltà la sfida della trasformazione digitale, ed è ancora ferma alla dimensione dei piccoli progetti pilota. Serve maturare la capacità di sviluppare grandi progetti per dare vita alle città del futuro.

 

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