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Decreto Energia: agevolazioni per impianti fotovoltaici

Con il recente Decreto Energia si compie un importante passo avanti per accelerare le installazioni fotovoltaiche contro il caro bollette e una crescente indipendenza dalle fonti fossili. Approvate la Solar belt per impianti nei pressi delle aree industriali e la Linea diretta per andare “oltre” il tetto delle industrie per chi consuma più energia.

Italia Solare esprime soddisfazione e apprezzamento per l’approvazione di alcune norme in linea con le proprie proposte, contenute nel Decreto Legge 17/2022 detto Decreto Energia, finalizzate all’individuazione di aree immediatamente idonee per l’installazione di impianti fotovoltaici che possano anche beneficiare di iter autorizzativi semplificati, chiamata Solar belt, e alla migliore valorizzazione dell’energia fotovoltaica autoconsumata (Linea diretta).

“Le commissioni Attività produttive e Ambiente hanno approvato alcuni emendamenti al decreto energia che renderanno più semplice e conveniente installare impianti fotovoltaici, un passo in avanti importantissimo verso la riduzione delle bollette e della dipendenza energetica dall’estero oltre che ovviamente per partire finalmente con un piano reale e promettente di riduzione delle emissioni climalteranti”, commenta Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare.

Con la norma della Solar belt vengono dichiarate immediatamente idonee all’installazione di impianti fotovoltaici, purché senza vincoli culturali, le aree, anche agricole, adiacenti (entro 300 metri) ai centri di consumo di energia per uso produttivo, quali gli impianti industriali e le zone a destinazione industriale, artigianale e commerciale. Su queste aree sarà sufficiente depositare al comune una semplice Dichiarazione asseverata di inizio lavori (DILA) per installare impianti fino a 1 MWp. Rimanendo nel limite di 3 km dalle aree produttive la potenza installabile con PAS ed esenzione da screening in assenza di vincoli sale a 20 MWp se in modalità agri-voltaica(1). Per gli impianti di taglia superiore sarà necessaria l’Autorizzazione unica.

Questa norma è utile a favorire la realizzazione di impianti per autoconsumo a servizio delle imprese, consentendo ad esse di disporre di energia a costi bassi e non volatili. Sono inoltre dichiarate subito idonee le aree adiacenti alla rete autostradale e ai siti nella disponibilità dei gestori di infrastrutture ferroviarie e delle società concessionarie delle autostrade.

Viene inoltre allargato l’uso della PAS per autorizzare gli impianti fotovoltaici fino a 20 MWp su terreni industriali, cave e discariche recuperate che si colleghino alla rete anche in AT (prima sussisteva il solo riferimento alla MT che di fatto limitava la PAS ai 10 MWp). È stata inoltre introdotta l’esenzione dalla verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale per gli impianti fino a 20 MW non ricadenti in aree ambientalmente sensibili.

“La disponibilità di queste aree per il fotovoltaico – aggiunge Rocco Viscontini – può produrre un’accelerazione del processo di diffusione delle comunità energetiche rinnovabili, con estensione dei benefici alle famiglie e alle amministrazioni pubbliche”.

Nella stessa direzione va un’altra norma del Decreto Energia, anche questa coerente con le proposte di Italia Solare e approvata in commissione, che permette alle imprese di realizzare impianti a fonti rinnovabili a terra per autoconsumo con un collegamento tramite linea elettrica privata lunga fino a 10 km (Linea diretta), purché su aree nella disponibilità delle stesse imprese. La realizzazione di impianti in autoconsumo tramite linea elettrica privata appare particolarmente interessante per le imprese energivore, che potranno risparmiare considerevolmente non solo a livello di quota energia ma anche per il fatto di non dovere usufruire per l’energia autoconsumata dei servizi di trasporto e dispacciamento dell’energia.

Italia Solare ringrazia i parlamentari che hanno tradotto in norma alcune delle proprie proposte, prospettate anche alle commissioni attività produttive e ambiente nell’audizione dello scorso 11 marzo, e auspica che le norme vengano confermate dal Parlamento, anche verificando la coerenza tra tutti gli emendamenti approvati.

L’Associazione afferma che spetta ora al governo vigilare sulla concreta applicazione di queste e altre norme introdotte a sostegno delle rinnovabili, emanando velocemente i provvedimenti attuativi dei decreti legislativi sulle fonti rinnovabili e sul mercato elettrico, e attivando un monitoraggio degli effetti di tutte le disposizioni inerenti le fonti rinnovabili, con lo scopo di individuare eventuali criticità o esigenze di ulteriori interventi.