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Pompa di calore ad attivazione termica

Ariston Group alla frontiera dello sviluppo tecnologico green con la nuova pompa di calore ad attivazione termica.

Ariston Group ha partecipato a “Le radici del futuro: due settennati di sviluppo regionale” – l’evento annuale di Regione Lombardia che illustra le aree di intervento, lo stato di attuazione e i progetti finanziati attraverso i Fondi Strutturali e di Investimento Europei (SIE), in particolare FESR e FSE – per presentare una soluzione alla frontiera dello sviluppo tecnologico: l’innovativa pompa di calore ad attivazione termica Thermally Driven Heat Pump.

Sostenibilità e transizione energetica sono tra le principali sfide che l’industria del comfort termico è chiamata ad affrontare: oltre il 50% dell’energia primaria consumata a livello globale è impiegata per la produzione di freddo e calore, mentre in Europa agli edifici sono imputabili il 40% dell’energia consumata e il 36% delle emissioni di gas effetto serra.

Le pompe di calore sono tra le principali soluzioni rinnovabili e ad alta efficienza per il riscaldamento dell’acqua e degli ambienti. Tra queste, le soluzioni che utilizzano sistemi di tipo idronico coniugano al meglio sostenibilità e comfort, anche per l’assenza di rumorosità, che le differenzia dai sistemi con emissione del calore ad aria. La loro integrazione con le superfici radianti comunemente installate nel parco edilizio esistente (per esempio, i radiatori) rappresenta tuttavia un’importante sfida tecnologica.

Al fine di ampliarne i possibili usi applicativi e favorirne l’adozione sui mercati internazionali nelle diverse tipologie di edifici, di nuova costruzione e non, Ariston Group è al lavoro per continuare ad arricchire la gamma di pompe di calore. A questo proposito, grazie al lavoro dell’Ariston Thermo Innovative Technologies, centro di ricerca e sviluppo d’eccellenza che collabora con il Politecnico di Milano, ha messo a punto un’innovativa pompa di calore ad attivazione termica che grazie all’assorbimento utilizza il calore per innescare la compressione termica.

La pompa di calore ad attivazione termica Thermally Driven Heat Pump, sfruttando un particolare ciclo termodinamico, è in grado di garantire simultaneamente elevate temperature di mandata per i radiatori, potenza di riscaldamento costante ed efficienza energetica sull’energia primaria sempre superiore al 100%; presenta inoltre dimensioni contenute ed è progettata per integrarsi facilmente nel sistema edificio-impianto. Particolarmente adatta all’impiego residenziale nell’ambito delle ristrutturazioni, in virtù della compatibilità con la maggior parte dei sistemi di emissione esistenti (radiatori), rappresenta l’alternativa efficiente alle apparecchiature tradizionali installate, che possono così essere sostituite senza interventi invasivi su edifici e infrastrutture energetiche. Consente di ridurre i costi di esercizio e i consumi di oltre il 30% rispetto alle caldaie a condensazione ad alta efficienza, sfruttando al meglio l’opportunità di abbattere le emissioni negli edifici antecedenti il 1990, che – per numerosità, dimensioni, caratteristiche intrinseche e tecnologie utilizzate – costituiscono la parte più energivora del parco edilizio.

La strategia di commercializzazione dei prodotti sui principati mercati europei di Ariston Group è in fase di definizione. La tecnologia messa a punto prefigura però sin da ora interessanti prospettive per il settore. Se le pompe di calore sono una tecnologia fondamentale per la decarbonizzazione degli edifici, nel 2050 quelli di nuova costruzione rappresenteranno solo una percentuale tra il 10% e il 25% del totale. Per questo sarà più che mai importante disporre di tecnologie in pompa di calore che tengano conto delle esigenze imposte da tutte le
tipologie di edifici, così come delle diverse condizioni climatiche, infrastrutture energetiche, fonti di energia disponibili a livello locale, preferenze individuali e risorse economiche.

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